Draghi, per Putin "le aziende europee pagheranno gas in euro o dollari"

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Di euronews
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Il premier italiano riferisce i contenuti di una conversazione telefonica col Cremlino

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Nonostante le dichiarazioni di facciata Putin lascia una porta aperta ai paesi dell'Unione europea che potranno continuare a pagare il gas in euro o in dollari. Lo riferisce il premier italiano Draghi, all'indomani di una conversazione telefonica col presidente russo.

"Vi riferisco le parole del presidente Putin. I contratti esistenti rimangono in vigore. Le aziende europee - ha rimarcato piu volte il fatto che questa è una concessione, non ho capito bene, ma è un regolamento che si applica solo alle aziende europee, solo ai paesi membri dell'Europa - continueranno a pagare in euro o in dollari".

Per Draghi occorre agire se si vuole davvero un cessate il fuoco: "Le sanzioni funzionano. Alla pace si arriva se l'Ucraina si difende".Il premier italiano ha anche parlato dell'aumento delle spese militari deciso in ambito Nato, nonostante la spesa per la Difesa dei principali paesi europei membri dell'Alleanza atlantica sia di quattro volte superiore a quella della Russia.

Eccezioni condizionate

Il decreto appena firmato da Putin sancisce la sospensione dei contratti di fornitura di gas per le società con sede nei paesi "ostili" che rifiutassero di pagare il carburante in rubli, aprendo un conto in valuta nazionale russa alla Gazprombank.

L'obiettivo dichiarato è combattere il crollo del rublo per effetto delle sanzioni comminate dopo l'invasione dell'Ucraina.

"I rischi esistenti sono, ovviamente, inaccettabili per noi" ha dichiarato Putin in conferenza stampa. "E se si guarda alla questione nel suo complesso, allora la conversione dei pagamenti per le forniture di gas russo in rubli russi è un passo importante per rafforzare la nostra sovranità finanziaria ed economica"

ll decreto in realtà prevede la possibilità di fare eccezioni, che dovranno però essere vagliate dalla commissione governativa che vigila sugli investimenti stranieri. Putin ha dato quindi istruzioni per approvare la procedura di autorizzazione di tali permessi entro dieci giorni.

Gas in aumento

Intanto, si fa già sentire il contraccolpo sui prezzi del gas, che salgono tra l'1,5 e il 5% in Europa.

Dal canto suo, per evitare il crollo della valuta nazionale, la Banca centrale russa ne ha aumentato i tassi dal 9,5% al 20% il 28 febbraio scorso

L'eccezione europea

Ma è un po' tutta l'Europa a tirare un sospiro di sollievo di fronte al decreto appena firmato da Putin: sembra infatti che, tra le eccezioni a cui verrà consentito di continuare a pagare in euro,  figurino le aziende di un po' tutti i paesi più dipendenti dal gas russo.

Pare ad esempio il caso della Germania, come riportato dal cancelliere Olaf Scholz: "Abbiamo esaminato i contratti per le forniture di gas e dicono che il pagamento viene effettuato in euro, a volte in dollari, ma di solito in euro, e ho chiarito nel mio colloquio con il presidente russo che questo rimarrà il nostro caso"

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