Ucraina, Josep Borrell: la Russia sta commettendo molti crimini di guerra

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Josep Borrell Diritti d'autore KENZO TRIBOUILLARD/AFP or licensors
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I ministri degli Esteri dell'Unione europea discuteranno oggi a Bruxelles di eventuali sanzioni contro il settore dell'energia russo.

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I ministri degli Esteri dell'Unione europea si riuniscono oggi a Bruxelles per valutare le possibilità di nuove sanzioni contro Mosca. Queste ulteriori misure per scoraggiare la Russia dal continuare il conflitto potrebbero, per la prima volta, riguardare anche il settore strategico dell'energia. La decisione di imporre sanzioni economiche sul gas e sul petrolio russi è fonte di grande tensione tra gli Stati europei, poichè alcuni di loro sono fortemente dipendenti dalle importazioni di energia da Mosca. Alcuni Paesi, come Lituania e Irlanda, si sono già detti a favore di questa nuova serie di sanzioni.

"Crimini di guerra"

L'Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell ha utilizzato il termine di "crimini di guerra" per definire le operazioni militari russe in Ucraina, in particolare quelle nella città di Mariupol, assediata dai militari di Mosca. "Le azioni che la Russia sta commettendo sono dei crimini di guerra, dobbiamo definirli così", ha dichiarato Josep Borrell. "Quello che sta accadendo a Mariupol è un immenso crimine di guerra, stanno distruggendo tutto, bombardando e uccidendo in maniera indiscriminata. È qualcosa di orrendo, lo dobbiamo condannare in modo netto. La città di Mariupol sarà totalmente distrutta, le persone stanno morendo", ha concluso l'Alto rappresentante.

Moralmente, la Russia ha perso la legittimità.
Josep Borrell
Alto rappresentante per la politica estera

"Questa non è guerra ma la distruzione di un Paese senza considerazione delle leggi della guerra perché anche la guerra ha delle leggi. Moralmente, la Russia ha perso la legittimità. Putin merita la più netta condanna del mondo civilizzato", ha aggiunto Borrell.

Situazione umanitaria drammatica a Mariupol

La situazione a Mariupol è particolarmente delicata, secondo numerosi testimoni sul campo. "Quello che ho visto, spero che nessuno lo veda mai", ha detto il diplomatico greco Manolis Androulakis di ritorno da Mariupol ad Atene. Androulakis ha detto che la città si stava unendo alla schiera di luoghi noti per essere stati distrutti nelle guerre del passato. "Non ho bisogno di nominarli: sono Guernica, Coventry, Aleppo, Grozny, Leningrado".

L'Ucraina ha intanto respinto la richiesta della Russia di consegnare Mariupol, condizione che Mosca aveva imposto per acconsentire a un cessate il fuoco per l'evacuazione dei civili dalla città. Otto corridoi umanitari sono stati concordati per la giornata di oggi in Ucraina, ma nessuno dalla città assediata di Mariupol.

Secondo Iryna Vereshchuk, vice primo ministro ucraino, già 45.000 persone sono riuscite a lasciare Mariupol assediata.

L'Europa stanzierà 1 miliardo di euro per fornire armi all'Ucraina

Per aiutare Kiev nello sforzo bellico, l'Unione europea aumenterà anche il suo aiuto finanziario all'Ucraina per l'acquisto di armi a 1 miliardo di euro. Lo ha indicato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, al suo arrivo a Bruxelles. "Oggi stiamo decidendo politicamente di fornire ulteriore sostegno finanziario militare" a Kiev "per aumentare ad un miliardo di euro le sue capacità finanziarie per l'approvvigionamento di mezzi militari", ha spiegato la ministra tedesca.

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