Mons. Forte, Putin bestemmia, sacrilego usare il Vangelo

Il Presidente russo cita un versetto della Bibbia
Il Presidente russo cita un versetto della Bibbia
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 18 MAR - Citare il Vangelo di Giovanni, come ha fatto il presidente russo Vladimir Putin, "è certamente un atto sacrilego", "non riesce più a trovare argomenti per giustificare questa follia, una aggressione ingiustificata e totalmente immorale", "è un'autentica bestemmia". Lo dice monsignor Bruno Forte, teologo e arcivescovo di Chieti. Putin ha citato il Vangelo di Giovanni (capitolo 15, versetto 13): "Non c'è amore più grande di dare la propria vita per i propri amici". Monsignor Forte commenta: "Certamente è un atto sacrilego, una strumentalizzazione del Vangelo finalizzata ad una autogiustificazione. Mostra tutta la debolezza profonda di Putin che non riesce più a trovare argomenti per giustificare questa follia di una aggressione ingiustificata totalmente immorale". Il teologo e arcivescovo italiano sottolinea: "Le vittime innocenti che stanno morendo per colpa di questa aggressione certamente non possono essere giustificate con parole evangeliche che dicono l'opposto, l'amore per gli altri e l'amore perfino per i nemici". Per monsignor Forte, Putin aggiunge "alle gravissime colpe di cui si sta macchiando quella di una autentica bestemmia: usare Dio per giustificare il male compiuto tocca il vertice dell'immoralità e perfino della follia". (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Ucraina: arrestato e poi rilasciato su cauzione il ministro dell'agricoltura Mykola Solsky

India al voto: elezioni in più fasi, quattro morti ai seggi per il caldo

Via libera della Commissione Ue alle modifiche del Piano di ripresa e resilienza