(ANSA) - UDINE, 18 MAR - "Nonostante questa malattia invalidante sia molto impattante sulla vita delle persone che ne soffrono e su chi vive loro accanto, c'è ancora un ritardo nella diagnosi". Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, riferendosi all'endometriosi, intervenendo in video a un convegno dell'associazione Endometriosi Fvg, presieduta da Sonia Manente, che ha fatto il punto della situazione con numerosi esperti. L'endometriosi è una malattia cronica invalidante e colpisce tra il 10 e il 12% delle donne, con 26mila casi in Fvg e 3 milioni stimati in Italia. Circa il 30% delle donne che ne sono affette ha problemi a raggiungere una gravidanza in modo naturale. Per Brusaferro "dalle linee guida europee e dalle più importanti evidenze scientifiche, emergono le aree in cui è necessario per il servizio sanitario investire in termini di ricerca, cura e prevenzione: infertilità, dolore e sofferenza, gestione delle gravidanze". Infine per il presidente dell' Iss al sistema sanitario "è richiesto un approccio multidisciplinare, di rete, basato su prevenzione e l'adesione consapevole delle persone, fattore che anche nella gestione della pandemia abbiamo visto quanto possa essere decisivo". Sebbene la patologia sia correlata alla infertilità femminile, l'endometriosi per Sonia Manente "non è però una malattia che interessa solo le donne", e richiede anche una revisione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Vanno dunque "rivisti gli stadi e i metodi della 'stadiazione' della malattia, partendo da quelli già applicati in Austria e Germania, basati su ecografia e risonanza magnetica, che permettono diagnosi precoci". (ANSA).
Brusaferro (Iss), ancora ritardo in diagnosi endometriosi
Di ANSA
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