Intervista allla direttrice di Amnesty Ucraina

Molti cittadini ucraini scappano con ogni mezzo cercando di fuggire dalla guerra. Uno di loro è Oksana Pokalchuk, direttore di Amnesty International Ucraina.
Oksana Pokalchuk, capo di Amnesty International Ucraina: "Questa mattina ci siamo svegliati verso le 5:00 am 5:30 credo... perché abbiamo sentito molto queste esplosioni, come delle bombe. La gente ha iniziato a svegliarsi e abbiamo iniziato ad ascoltare le notizie e ci siamo resi conto che la guerra era iniziata.
Euronews: "Cosa è successo in strada, c'erano molte macchine?
Oksana Pokalchuk, capo di Amnesty International Ucraina: "C'era un ingorgo pazzesco. Molte macchine. La gente era in preda al panico. È impossibile comprare abbastanza benzina. non più di 20 litri per una macchina. È impossibile prelevare contanti. Voglio dire, panico..."
Euronews: Qual è l'umore tra i cittadini, gli ucraini?
Oksana Pokalchuk, capo di Amnesty International Ucraina: "Le persone sono in preda al panico, hanno paura. Ci sono lunghe code ai negozi e nei luoghi dove puoi comprare medicinali. l'umore è piuttosto incerto perché le persone non sanno dove andare. La maggior parte di noi credeva che sarebbe stato possibile trasferirsi da qualche parte a Ovest. Ma ora non è possibile perché non è sicuro nemmeno essere in viaggio, anche in direzione Ovest".
Euronews: Come direttore di Amnesty International Ucraina come te. Cosa ti aspetti dalla comunità internazionale. Dall'Europa?
Oksana Pokalchuk, capo di Amnesty International Ucraina: "In qualità di direttore di questa organizzazione internazionale, spero che che non ci sarà impunità per coloro che infrangono il diritto umanitario internazionale. E per chi ha fatto questo alla popolazione civile del mio Paese, in primis la popolazione civile, voglio sottolinearlo".