'No all'ipotesi Casellati'. Il centrosinistra respinge la nuova proposta del centrodestra

'No all'ipotesi Casellati'. Il centrosinistra respinge  la nuova proposta del centrodestra
Diritti d'autore Alberto Pizzoli/AP
Di Euronews
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Via alle votazioni con maggioranza semplice. Il quirinale potrebbe avere un nuovo inquilino entro la fine della settimana.

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Fino ad ora i giochi si sono fatti nelle segrete stanze,  con qualche affaccio esplorativo e qualche porta in faccia ma è tempo di scoprire le carte vere. Nelle ultime ore i leader politici si sono incontrati e incrociati per venire a capo di una situazione di stallo che ha visto Enrico Letta, segretario del PD, e il pentastellato Giuseppe Conte respingere prima la rosa di nomi del centrodestra (Pera, Moratti e Nordio) , e poi bocciare la candidatura non ancora esplicitata di Maria Elisabetta Casellati. 

Proporre la candidatura della seconda carica dello Stato, insieme all’opposizione, contro i propri alleati di governo sarebbe un’operazione mai vista nella storia del Quirinale. Assurda e incomprensibile. Rappresenterebbe, in sintesi, il modo più diretto per far saltare tutto.
Enrico Letta
segretario del PD

Salvini, nonostante qualche increspatura nel disegno comune del centro destra, manifesta ottimismo su una soluzione imminente.

“Lavoro con fiducia, serietà e ottimismo. La soluzione può essere vicina”
Matteo Salvini

E se il trasversale sogno proibito resta un Mattarella bis,rimane caldo il nome di Draghi ma le ricadute sulla stabilità del governo sembrano insormontabili. Chi non si preoccupa di questa eventualità  è Matteo Renzi, che anzi  caldeggia l'idea dell'attuale premier come successore di Mattarella:

Se la maggioranza si convince su Draghi il governo si fa in un minuto e mezzo"

Si torna quindi al voto con la prospettiva di accelerare i tempi visto che da qui in poi si voterà col criterio della maggioranza semplice. Basteranno infatti 505 voti per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica italiana.

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