Via alle votazioni con maggioranza semplice. Il quirinale potrebbe avere un nuovo inquilino entro la fine della settimana.
Fino ad ora i giochi si sono fatti nelle segrete stanze, con qualche affaccio esplorativo e qualche porta in faccia ma è tempo di scoprire le carte vere. Nelle ultime ore i leader politici si sono incontrati e incrociati per venire a capo di una situazione di stallo che ha visto Enrico Letta, segretario del PD, e il pentastellato Giuseppe Conte respingere prima la rosa di nomi del centrodestra (Pera, Moratti e Nordio) , e poi bocciare la candidatura non ancora esplicitata di Maria Elisabetta Casellati.
Salvini, nonostante qualche increspatura nel disegno comune del centro destra, manifesta ottimismo su una soluzione imminente.
E se il trasversale sogno proibito resta un Mattarella bis,rimane caldo il nome di Draghi ma le ricadute sulla stabilità del governo sembrano insormontabili. Chi non si preoccupa di questa eventualità è Matteo Renzi, che anzi caldeggia l'idea dell'attuale premier come successore di Mattarella:
Si torna quindi al voto con la prospettiva di accelerare i tempi visto che da qui in poi si voterà col criterio della maggioranza semplice. Basteranno infatti 505 voti per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica italiana.