Congo, arrestati i presunti assassini dell'ambasciatore Luca Attanasio

Retata in Congo, arrestati i sospettati della morte di Luca Attanasio
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Di Annalisa CappelliniANSA
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È la prima svolta nelle indagini per l'omicidio di Luca Attanasio, quasi un anno dopo l'agguato in cui il diplomatico perse la vita.

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È la prima svolta nelle indagini per l'omicidio dell'ambasciatore italiano Luca Attanasio, scomparso a febbraio 2021 nella Repubblica Democratica del Congo. A quasi un anno dall'agguato in cui il diplomatico perse la vita insieme al carabiniere della sua scorta, Vittorio Iacovacci, e all'autista Mustafa Milambo, la polizia del Nord Kivu ha annunciato l'arresto dei suoi presunti assassini.

Si tratta di due uomini, catturati in una retata insieme a quattro altre persone sospettate di appartenere a delle bande criminali che hanno "insaguinato Goma", secondo le parole delle autorità locali.

Un membro della banda ancora in fuga

L'unico membro del gruppo ancora in fuga è il capo della banda, soprannominato Aspirant, ma la polizia della regione del Nord Kivu dicono di sapere dove si trova. Sarebbe stato proprio lui il diretto responsabile della morte di Attanasio, afferma il generale Aba Van Ang, comandante della polizia del Nord Kivu. "Ci hanno detto che quando hanno rapito l'ambasciatore, a premere il grilletto è stato proprio Aspirant. Dopo avergli sparato, se ne sono pentiti, perchè avrebbero potuto ottenere un milione di dollari di riscatto", ha riportato Aba Van Ang.

Dopo avergli sparato, se ne sono pentiti, perchè avrebbero potuto ottenere un milione di dollari di riscatto.
Aba Van Ang
Comandante della polizia del Nord Kivu

Secondo le autorità, il gruppo di cui fanno parte i due sospettati sarebbe anche colpevole di altri rapimenti avvenuti di recente nella regione, in particolare ai danni di membri di Ong presenti sul territorio. "Lancio un appello alla giustizia: che questi criminali siano giudicati per tutto ciò che hanno fatto", ha dichiarato il governatore militare della regione, il generale Constant Ndima Kongba.

Al momento dell'agguato, Luca Attanasio era in missione fuori da Goma per conto del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, che era responsabile della sua sicurezza. Il diplomatico ha ricevuto lo scorso dicembre dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella la Gran Croce d'onore postuma.

Perplessità in Italia

L'annuncio dell'arresto ha creato qualche perplessità in Italia. "Non è la prima volta che dal Congo arrivano notizie del genere, che poi si rivelano essere una farsa. Per cui non vorrei fare alcun commento sugli arresti prima che le nostre autorità abbiamo controllato e certificato l'operato della Polizia congolese. Fino ad allora per noi famigliari questi arresti non contano nulla", ha dichiarato all'Ansa Salvatore Attanasio, il padre dell'ambasciatore scomparso.

Non è la prima volta che dal Congo arrivano notizie del genere, che poi si rivelano essere una farsa.
Salvatore Attanasio
Padre di Luca Attanasio

Anche la giustizia sembra volere verificare quanto avvenuto in Congo. La Procura di Roma chiederà per vie ufficiali i verbali delle dichiarazioni rese dagli arrestati, per esaminarli e riscontrare l'eventuale responsabilità oggettiva.

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