Elezioni anticipate in Portogallo, al via la campagna elettorale

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Elezioni anticipate in Portogallo, al via la campagna elettorale. Si vota il 30 gennaio tra covid, certezze e incognite

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Al via la campagna elettorale  in Portogallo, dove si voterà il 30 gennaio, per le legislative anticipate indette lo scorso novembre dal presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, dopo lo scioglimento del Parlamento. 

All’origine della crisi istituzionale, che ha portato ad anticipare di un anno la fine della legislatura,   la rottura della geringonça, meccanismo, alla base dell’alleanza di governo tra il Partido socialista del premier uscente Antonio Costa e le due formazioni di sinistra Bloco de Esquerda (Be) e Partido Comunista (Pcpp-Pev).

I sondaggi

Stando ai sondaggi, il partito di Costa dovrebbe arrivare di nuovo primo, mancando di poco la maggioranza assoluta: è dato intorno al 38% (nel 2019 aveva ottenuto il 36,3%). Ma, per evitare questo scenario, e dover ricorrere di nuovo all’appoggio di Bloco de Esquerda e Partido Comunista, Costa sta cercando di conquistare l’elettorato di estrema sinistra, attraverso proposte ultra progressiste, come l’innalzamento del salario minimo a 900 euro (entro il 2026) e la riduzione della settimana lavorativa a 4 giorni.

Be e il Pcp-Pev sono dati al al 6% (con il Bloco de Esquerda in flessione dal 9,5 ottenuto alle precedenti consultazioni).

La sorpresa a destra

Il partito di opposizione di Rui Rio è dato in leggera crescita rispetto all’ultima tornata elettorale (al 31%, più di 3 punti rispetto al 2019). Completamente ininfluente l’altro storico partito di centrodestra, il Partido popular, dato al 2% (in calo rispetto al 4,2% di due anni fa). Initiativa Liberal, la destra liberale, passerebbe dall’1 al 5%. Ma la vera novità, e la grande differenza, di queste elezioni potrebbe venire dal partito di estrema destra Chega, fondato tre anni fa dal docente universitario André Ventura, vicino alle posizioni populiste di Salvini in Italia e Le Pen in Francia. Il programma di Chega propone una stretta all’immigrazione, la castrazione chimica per pedofili e stupratori e la riduzione delle tasse, con conseguente diminuzione della spesa pubblica.

Ventura vorrebbe anche privatizzare aziende statali e servizi essenziali. Stando alle ultime rilevazioni, Chega viaggia intorno al 5% e potrebbe giocare il ruolo di cosiddetto “ago della bilancia” nelle elezioni del prossimo 30 gennaio.

Si può votare con una settimana d'anticipo

Si può votare anche per anticipazione già dal prossimo 23 gennaio, richiesta che ha già fatto per esempio proprio il premier Costa e in anticipo potranno votare i pazienti ricoverati in ospedale o in case di riposo, carcerati.

Il sistema portoghese permette a circa 1,2 milioni id aventi diritto di esercitare il voto anticipato. Sono circa 19 mila le persone che sisono registrate finora.

** Cosa ha fatto la geringonça**

La geringonça ha permesso all’esecutivo Costa di approvare importanti provvedimenti in ambito sociale (come la riduzione dell’orario lavorativo settimanale per i dipendenti pubblici da 40 a 35 ore e l’aumento del salario minimo da 530 a 665 euro) e in materia di diritti, tra gli altri la possibilità di accedere all'adozione  per le coppie omosessuali. 

Ma non solo, l’alleanza progressista ha creato in Portogallo un clima di benessere, sostenuto da tassi crescita economica tra i più alti in Europa.

Con l’arrivo del Covid qualcosa si è rotto: al momento di approvare la legge finanziaria, le ali più estreme del governo hanno chiesto misure più coraggiose per il sistema sanitario nazionale e ulteriori aumenti agli stipendi dei dipendenti pubblici e al salario minimo, nella speranza di risollevare intere classi sociali fiaccate dalla pandemia. 

Insoddisfatti dalle proposte di Costa, il Be e il Pcp-Pev hanno tolto l’appoggio all’esecutivo, aprendo di fatto la crisi e portando a elezioni anticipate.

Il patto fra i tre partiti di sinistra durava da sei anni, quando - alle elezioni del 2015 - la principale formazione di centrosinistra, guidata da Costa, era arrivata seconda. Al primo posto, senza la maggioranza assoluta dei seggi, si era piazzato il Partido Social Democrata (di centrodestra). Ma, nonostante il tentativo di formare un governo, la missione aveva portato a un nulla di fatto e la palla era passata ad Antonio Costa. Questi, forte dell’appoggio esterno del blocco di sinistra era riuscito a mettere in piedi un governo di minoranza. Lo schema si è riproposto alle ultime elezioni politiche, nel 2019, quando il Partido socialista ha sfiorato la maggioranza assoluta dei seggi.

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