Le difficoltà della stagione sciistica, tra contagi e regole cangianti

Le alpi salisburghesi
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In Austria fioccano le disdette soprattutto a causa delle quarantene imposte ai viaggiatori. In Italia cambia poco per ora, ma le notizie sui contagi potrebbero incidere. E se l'arco alpino ha le sue difficoltà, sono altre montagne più a Est a beneficiarne

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Sulle piste da sci delle Alpi salisburghesi già si notano gli effetti degli ultimi ritocchi alle regole pandemiche austriache, in particolare per le restrizioni ai viaggi. Fioccano le cancellazioni, non solo per le vacanze di Natale, ma per tutta la stagione sciistica.

Scatta in queste ore l'obbligo di quarantena, diceci giorni, per chi arriva da Gran Bretagna, Paesi Bassi, Danimarca e Norvegia, si fa eccezione solo per i vaccinati con tre dosi e tampone negativo. Ma a questo si aggiungono le restrizioni per tornare a casa, e quindi molto rinunciano.

"I nostri ospiti tedeschi hanno cancellato le prenotazioni perché i loro bambini non vaccinati dovrebbero esser messi in quarantena al ritorno, questo è il tipo di problemi che abbiamo", spiega un proprietario d'albergo. "Stiamo spostando, cancellando, tentiamo di gestire, mentre arrivano altre prenotazioni, è uno sforzo notevole".

Tutto più semplice nella vicina Bulgaria, dove è richiesto solo il green pass al chiuso, e le prenotazioni sono radedoppiate rispetto allo scorso anno. La gran parte degli alberghi nella località montana di Bansko sono pieni, per Natale e Capodanno. A Natale c'è più turismo locale, per Capodanno sono soprattutto stranieri.

 “Circa il 40% dei nostri ospiti viene dal Regno Unito. Poi c'è il mercato bulgaro, che è molto importante per noi. Ogni destinazione turistica ha una base fondamentale che viene dal mercato interno", spiega una responsabile dell'associazione degli albergatori di Borovets.

In Italia non si hanno ancora dati sugli effetti delle nuove regole, la durata ridotta del green pass entrerà in vigore a stagione inoltrata e la quarantena di cinque giorni imposta ai viaggiatori europei non vaccinati non dovrebbe incidere, perché negli alberghi era già richiesto il green pass. Ma le informazioni più allarmistiche sui contagi in corso potrebbero causare molte disdette.

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