Francesco, il Papa dei poveri

Papa in San Pietro
Papa in San Pietro Diritti d'autore RAI
Diritti d'autore RAI
Di euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

In occasione della V giornata mondiale dei poveri Francesco ha ricordato che nonostante il progresso l'emarginazione e l'indigenza sono sempre là e non cessano di interrogare i cristiani e l'umanità intera

PUBBLICITÀ

Nella V Giornata mondiale dei poveri Papa Francesco ha invitato cristiani a "nutrire la speranza di domani risanando il dolore di oggi. La speranza che nasce dal Vangelo, infatti, non consiste nell'aspettare passivamente che un domani le cose vadano meglio, questo non è possibile, ma nel rendere oggi concreta la promessa di salvezza di Dio. Oggi, ogni giorno". Nel portare agli altri questi concetti evangelici durante la sua omelia domenicale Francesco ha ricordato le parole di don Tonino Bello: “Non possiamo limitarci a sperare, dobbiamo organizzare la speranza”. Perché “se la nostra speranza non si traduce in scelte e gesti concreti di attenzione, giustizia, solidarietà, cura della casa comune, le sofferenze dei poveri non potranno essere sollevate, l’economia dello scarto che li costringe a vivere ai margini non potrà essere convertita, le loro attese non potranno rifiorire”.

Quello che Dio chiede prima di tutto ai cristiani

Essere quindi fra le quotidiane rovine del mondo, instancabili costruttori di speranza, essere luce mentre il sole si oscura, essere testimoni di compassione mentre regna la distrazione, essere presenze attente nell'indifferenza diventa il messaggio diretto del Papa in un tempo presente tanto irto di difficoltà per tutti.

Commentando in seguito le parole di Gesù “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”, all’omelia e, più tardi, davanti alle 30mila persone presenti in piazza san Pietro per la recita dell’Angelus, Francesco ha spiegato che Dio stabilisce una distinzione tra le cose penultime, che passano, e le cose ultime, che restano. "È un messaggio prezioso per noi, per orientarci nelle scelte importanti della vita”.

L'ecologia integrale della Chiesa

“Il grido dei poveri, unito al grido della Terra – ha concluso il Papa - è risuonato nei giorni scorsi al Vertice delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico COP26, a Glasgow. Incoraggio quanti hanno responsabilità politiche ed economiche ed agire subito con coraggio e lungimiranza; al tempo stesso invito tutte le persone di buona volontà ad esercitare la cittadinanza attiva per la cura della casa comune. A questo scopo proprio oggi, Giornata mondiale dei poveri, si aprono le iscrizioni alla piattaforma Laudato si’, che promuove l’ecologia integrale”.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Papa Francesco parla nelle rovine della sinagoga di Bratislava

Papa Francesco, sguardo sull'Europa alluvionata, Sudafrica e Cuba

Pasqua, il Papa: "Fermare venti di guerra, scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev"