Migranti in Polonia, migliaia in piazza per denunciare i respingimenti illegali

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Di Euronews
Migranti in Polonia, migliaia in piazza per denunciare i respingimenti illegali
Diritti d'autore  Czarek Sokolowski/Associated Press

In migliaia, a Varsavia e Cracovia, hanno manifestato per denunciare i respingimenti arbitrari di migranti alla frontiera tra Bielorussia e Polonia. 

La protesta pro migranti

"Stop alle torture al confine" e "Nessuno è illegale" sono le scritte sugli striscioni portati in corteo: una protesta contro lo stato d'emergenza che, in Polonia, consente una gestione dei flussi che - anche secondo l'Agenzia delle Nazioni Unite - "mina il diritto fondamentale di chiedere asilo sancito dalla legge internazionale e dall'Unione europea".

Agnieszka Holland è una regista. Ha aderito alla protesta. 

"Non sono d'accordo con i metodi usati dalle nostre autorità - respingimenti illegali e soprattutto accettazione e persino partecipazione alla morte di persone al confinea, adulti, donne, bambini. Semplicemente vergognoso", commenta Holland.

"Ero un rifugiato. Sono venuto in Polonia nel 1996. Ho attraversato il confine esattamente dove la gente sta morendo ora. Sono stato più di 20 giorni lì, quindi so cosa sto dicendo - dice Elmi Abdi, presidente dell'associazione somala in Polonia - Mi dispiace molto per queste persone che sono da sole, senza alcun aiuto".

Una luce verde per dire: "Qui ci sono cibo e riparo"

Nessun supporto per i migranti al confine visto che alle ong è impedito di portare aiuto.

L'espediente è allora quello di esortare chi vive vicino alla frontiera ad accendere una luce verde per segnalare la disponibilità a fornire cibo e riparo ai migranti.

Una soluzione tampone quando le temperature rischiano di diventare intollerabili per chi preme per entrare in Polonia.