Nan Goldin è tornata. La celebre fotografa ospite del Lumière Film Festival di Lione

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Di Frédéric PonsardDebora Gandini
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Al Lumière Film Festival di Lione una mostra d'eccezione. 35 scatti effettuati durante le riprese del film Variety, diretto dalla regista Bette Gordon. Uno spaccato di vita newyorkese a cavallo tra gli anni '70 e '80. Un mix di sesso, droga e rock'n'roll

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Nan Goldin è tornata. La celebre fotografa statunitense, l’artista senza filtri e censure, nota per il suo lavoro artistico attorno al mondo LGBT, è nuovamente sotto i riflettori. Dopo un lungo di inattività la Goldin è stata ospite del Lumière Film Festival di Lione con una mostra d’eccezione.

35 scatti effettuati durante le riprese del film Variety, diretto dalla regista Bette Gordon. Uno spaccato di vita newyorkese a cavallo tra gli anni '70 e '80.

"La mia idea era quella di mettere in luce l'anima delle persone, andare davvero a scovare dentro la gente e mostrare com'è vivere nella pelle di un'altra persona. Queste foto sono state scattate sul set, rappresentano anche me da giovane. Quando per mantenermi ho fatto la barista in un locale a Times Square per cinque anni”, ci ha raccontato la Goldin. 

Un mix di sesso, droga e rock'n'roll

“In quel pub venivano prostitute, spacciatori di cocaina ma anche artisti. Non c'è mai stato un posto come quello in tutto il mondo. Trovavi un ottimo cuoco, turisti giapponesi, i fantastici The Clash e la gente del quartiere, la maggior parte erano persone del quartiere. Questa mostra parla della mia vita e di quello avevo di fronte a me. Nessuna posa speciale, queste sono foto di un film. C'è una differenza tra le foto scattate su un set e il mio lavoro. E’ un omaggio a Bette Gordon, a una regista che fin dagli anni Settanta è stata una mia amica. Ho molta stima di lei. Ecco perché ho accetto di fare questa personale", ha concluso la fotografa ai nostri microfoni.

Nan Goldin è arrivata a Lione proprio in compagnia della Gordon. Le due artiste hanno presentato la copia restaurata di Variety che ora esce in Francia e sarà visibile anche sulla piattaforma The Criterion Channel.

La pellicola prende il nome da un cinema porno dell’epoca di Times Square. Narra la storia di una giovane donna che accetta di fare la cassiera per quel cinema. Un luogo che diventa ogni giorno una scoperta, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti.   

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