Ue, Forum sui rifugiati afghani, Onu chiede di reinsediare 42.500 afghani

Ue, Forum sui rifugiati afghani, Onu chiede di reinsediare 42.500 afghani
Diritti d'autore Felipe Dana/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
Diritti d'autore Felipe Dana/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
Di Pedro Sacadura
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Al Resettlement forum a Bruxelles presenti, da remoto, ministri di tutti i 27, mole promesse e pochi impegni concreti. Per le Ong si deve puntare ai ricongiungimenti familiari

PUBBLICITÀ

A Bruxelles si è svolto oggi il Resettlement Forum per trovare accoglienza a decine di migliaia di afghani in pericolo di vita individuati dall’agenzia Onu per i rifugiati, Unhcr. L’organizzazione ha rivolto un appello ai 27 affinché accolgano 42.500 afghani nell'arco dei prossimi cinque anni. Dall’inizio della crisi ne sono già stati accolti 22.000, ma per gli altri nessuno si è ancora pronunciato. L'Europa, finora, ha espresso le sue migliori intenzioni, ma mettere in pratica un vero piano di ricollocamento di migranti non è cosa semplice. 

Lo sa bene Akram, cittadino belga di origine afghana che teme per la sua famiglia rimasta a Kabul sotto il regime dei talebani. “Nelle evacuazioni di agosto scorso - sugli aerei c’erano solo afghani con cittadinanza europea o con visti – ricorda Akram - ma per la gente del posto purtroppo non c’è stato niente da fare. In quei giorni ero in contatto con molti familiari e persone che avrebbero voluto andare via. Queste persone – specifica - hanno molte ragioni e prove che possono dimostrare che, lì, la loro vita è davvero in pericolo".

La Commissaria per gli Affari interni, Ylva Johansson, in conferenza stampa si è detta soddisfatta per i risultati del forum in cui c’è stata alta partecipazione ma pochi impegni concreti.

"Non sono affatto delusa – ha detto Johansson -. Reinsediamenti, evacuazioni e ammissioni umanitarie sono su base volontaria. Dobbiamo però sottolineare che in questo contesto c’è un’emergenza e riguarda l’evacuazione delle persone più a rischio rimaste Afghanistan, mi riferisco in particolare agli attivisti per i diritti umani o per i diritti delle donne".

Oxfam e altre 24 organizzazioni umanitarie si sono spinte oltre chiedendo ai Ventisette di adoperare tutti gli strumenti legali esistenti per salvare il maggior numero di vite possibili, puntando ad esempio su un largo numero di ricongiungimenti familiari.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Ue, 300 milioni di aiuti umanitari per l'Afghanistan

Kabul: un'altra protesta delle donne

Primo giorno di scuola in Afghanistan, ecco chi entra in classe