Afghanistan, i talebani hanno vietato la partenza degli afghani

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Diritti d'autore Paolo Santalucia/AP
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Di Euronews Agenzie:  ANSA
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Il gruppo ha inoltre specificato che riterrà illegittima ogni presenza straniera nel paese dopo il 31 agosto

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"Non inseguiamo nessuno, non diamo la caccia a nessuno, non ci sono stati incidenti in nessuna parte del Paese non abbiamo nessuna lista. Noi vogliamo portare pace e sicurezza nel nostro Paese": lo ha detto in conferenza stampa il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid.

I talebani non permetteranno più ai cittadini afghani di raggiungere l'aeroporto di Kabul, le persone dovrebbero tornare a casa ha aggiunto Zabihullah Mujahid.

"Abbiamo chiesto agli americani di non incoraggiare gli afghani a andarsene. Abbiamo bisogno delle loro competenze", ha affermato.

"L'Emirato islamico sta cercando di controllare la situazione" all'aeroporto di Kabul. "La strada verso l'aeroporto è stata chiusa, gli afghani non possono più andare lì, possono farlo gli stranieri. Abbiamo impedito ai cittadini afghani di recarsi lì perché c'è pericolo di perdere la vita a causa della calca, e gli americani stanno facendo qualcosa di diverso, quando c'è la calca sparano, e la gente muore. Sparano alla gente. Noi vogliamo che gli afghani siano al sicuro da questo".

"Io non credo che prolungheremo la scadenza. Il 31 agosto è un piano degli Stati Uniti che hanno previsto loro. Loro hanno avuto tutte le opportunità e tutte le risorse per portare via tutte le persone che appartengono a loro. Noi non prolungheremo la scadenza" per il ritiro completo degli occidentali.

Il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid ha precisato che alle donne afghane non verrà impedito di andare al lavoro permanentemente: "In questo momento è per il loro bene, al momento, per impedire maltrattamenti", ha affermato sottolineando che non hanno perso il posto di lavoro e che i loro salari vengono pagati. "Per quanto riguarda il lavoro della donna, la procedura è temporanea", ha detto il portavoce dei Talebani. "Le forze di sicurezza al momento non sono operative e non sono addestrate nell'affrontare la donna, nel parlare con le donne e in questo momento dobbiamo fermare le donne finché non ci sarà una piena sicurezza per loro. Quando ci sarà un sistema appropriato, potranno tornare a lavoro e quindi riprenderanno lo stipendio. Ma al momento devono restare a casa".

"Nella provincia di Panshir c'è stato un piccolo problema e stiamo cercando di risolverlo, ne stiamo parlando. La nostra politica è di finire la guerra in questo Paese. La guerra è conclusa, non vogliamo nessun tipo di guerra o battaglia in Afghanistan, questa è la nostra politica. Noi cerchiamo di parlare alla popolazione del Panshir, cerchiamo di incontrarli e risolvere il problema. Ci stiamo provando in tutti i modi. Per l'80% la situazione è sotto controllo e vi possiamo rassicurare: i fratelli che sono lì li abbracciamo, chiediamo di tornare a Kabul e convivere con noi. Non abbiate paura, abbiamo obiettivi comuni".

Sulla data del 31 agosto per il ritiro delle forze militari americane e degli alleati è intervenut il portavoce del Pentagono, John Kirby: "Non c'è stato alcun cambiamento sulla scadenza della missione in Afghanistan. Crediamo che la data del 31 agosto possa essere rispettata" e ha aggiunto "non abbiamo in programma nessuna altra operazione per salvare persone fuori dall'aeroporto di Kabul o fuori dalla città"

I talebani potrebbero chiudere l'aeroporto di Kabul con la forza se gli Usa e i loro alleati proveranno a estendere la scadenza del 31 agosto per completare le evacuazioni: lo ha detto il ministro della Difesa britannico Ben Wallace intervistato dalla Bbc a poche ore dal vertice G7 sull'Afghanistan.

"I talebani - ha osservato - hanno già detto che un'estensione avrebbe 'conseguenze'... queste potrebbero andare dall'impedire alle persone di raggiungere l'aeroporto ad attività militari che potrebbero potenzialmente chiudere l'aeroporto. Ecco perché il nostro obiettivo è portar fuori quante più persone, ogni ora".

"Non credo che riusciremo a far partire tutti quelli che intendono farlo" entro il 31 agosto: lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas in riferimento ai collaboratori afghani della Germania, in un'intervista a Bild-tv. "Siamo in contatto con 100 cittadini tedeschi e con le loro famiglie e stiamo cercando di portarli in aeroporto in modo ragionevolmente sicuro oggi e poi distribuirli su uno dei nostri aerei" ha proseguito il ministro. Gli aerei militari hanno portato via da Kabul finora 3650 persone e soltanto ieri ne sono state evacuate 944, rende noto il ministero della Difesa tedesca via twitter. "Continuiamo a volare fin quando è possibile" si legge sull'account della Difesa.

L'alto commissario dell'Onu per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, ha ricevuto notizie da "fonti attendibili" che i talebani in Afghanistan stanno commettendo "esecuzioni sommarie di civili e soldati afghani". Lo riporta Skynews. Bachelet non è entrata del dettaglio ma ha chiesto al Consiglio Onu sui Diritti Umani di creare al più presto un meccanismo per monitorare da vicino le azioni dei talebani.

Il Pentagono ha suggerito a Joe Biden di decidere entro oggi se estendere o meno la scadenza del 31 agosto per completare il ritiro dall'Afghanistan. Lo riporta la Cnn citando un ufficiale a conoscenza del dossier. Il sollecito è stato lanciato per consentire di programmare anche il ritiro dei 5.800 soldati americani che presidiano l'aeroporto di Kabul, insieme ai loro armamenti e ai loro equipaggiamenti.

Nelle ultime 24 ore sono state evacuate da Kabul 21.600 persone, di cui 12.700 a bordo di 37 voli militari americani e 8.900 tramite voli della coalizione internazionale. Lo rende noto la Casa Bianca, ricordando che dalla fine di luglio gli Stati Uniti hanno trasferito circa 63.900 mila persone, di cui 58.700 dal 14 agosto, data d'ingresso dei talebani a Kabul.

Ad oggi sono stati evacuati 3.741 afgani di cui 2.659 in Italia attraverso 44 voli. Sono i numeri sulle operazioni di evacuazione dei profughi dall'Afghanistan illustrati dal ministro Lorenzo Guerini davanti alle commissioni Esteri e Difesa.

Il direttore della Cia, William Burns, ha incontrato segretamente a Kabul il leader dei talebani Abdul Ghani Baradar. Lo scrive il Washington Post.

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