Fallimento pilotato, scarcerati i tre arrestati dalla Gdf

Anche Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma parte civile
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Di ANSA
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(ANSA) - BOLOGNA, 06 AGO - Il tribunale della Libertà di Bologna ha scarcerato i tre arrestati in un'operazione del 22 luglio della Guardia di Finanza accusati di reati come associazione per delinquere finalizzata al trasferimento fraudolento di valori e bancarotta. Si tratta di Mario Adiletta, imprenditore nel campo dei trasporti del Salernitano, della moglie Luisa Balzano e del presunto complice Pasquale Pepe di Nocera. Per Adiletta sono stati disposti i domiciliari, per gli altri l'interdizione provvisoria dall'esercizio dell'attività di impresa. I due coniugi sono difesi dagli avvocati Viviano Nobile e Amerigo Festa, Pepe dagli avvocati Simone Romano e Luigi Calabrese, che hanno curato i ricorsi contro l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Francesca Zavaglia. Il tribunale dunque ha sostituito la misura carceraria con altre meno afflittive e più avanti depositerà le motivazioni della decisione. L'indagine, durata due anni, era scattata in seguito all'analisi di alcune operazioni finanziarie e societarie, tra cui il presunto fittizio trasferimento della sede legale dalla provincia di Salerno a quella Bologna di una cooperativa del settore trasporto merci, gravata da debiti erariali per oltre 25 milioni di euro, avvenuto poco prima del fallimento. Secondo l'accusa c'erano collegamenti della società, poi fallita, con altre imprese, anch'esse amministrate di fatto dai tre destinatari delle misure cautelari, che avrebbero beneficiato dei crediti di imposta creati ad hoc attraverso fatturazioni all'interno del gruppo prive però di giustificazioni economiche. Nell'operazione 'Speed' delle Fiamme Gialle era scattato un sequestro di beni per 50 milioni, tra cui uno yacht e una Ferrari. (ANSA).

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