L'Unione Europea aveva promesso che due terzi degli europei avrebbero ricevuto almeno una dose di vaccino entro luglio: obiettivo raggiunto, mentre gli Stati Uniti (re)invitano a non recarsi nella penisola iberica
L'Unione europea ha raggiunto il suo obiettivo: il 70% della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose del vaccino anti-Covid entro luglio.
E il 57% degli adulti ha già la protezione completa della doppia vaccinazione: una buona notizia, secondo la presidente della Commissione europea, anche se non basta.
"Questi numeri mettono l'Europa tra i leader mondiali - dice Ursula von der Leyen - il processo di recupero ha avuto molto successo, ma dobbiamo continuare a impegnarci.
La variante Delta è molto pericolosa, chiedo quindi a tutti - che hanno l'opportunità - di essere vaccinati, per la propria salute e per proteggere gli altri".
Ma anche se la campagna di vaccinazione procede a buon ritmo, il livello dei contagi da Covid è ancora in aumento in Europa.
Marc Van Ranst, medico belga, professore di virologia all'Università Cattolica di Lovanio: "Le varianti originali, come quella che proveniva da Wuhan, sono probabilmente curabili.
Ma poi è arrivata la variante britannica e quella indiana ed erano molto più infettive, il che significa che hai bisogno di una vaccinazione a più alta copertura per contrastare queste nuove infezioni".
Nemmeno la revoca delle restrizioni e la riapertura delle frontiere per salvare tutte le attività legate al turismo ha aiutato.
"Le persone vanno in vacanza e trasmettono i propri virus ad altre persone - ribadisce Van Ranst - oppure portano nuovi virus nei loro paesi d'origine, proprio come abbiamo fatto l'anno scorso.
I casi che finiscono in ospedale sono principalmente persone non vaccinate, magari non al 100%, ma la stragrande maggioranza non è vaccinata".
E in termini di vaccinazione, ci sono ancora grandi differenze tra gli Stati membri.
Mentre Paesi come la Bulgaria hanno solo 17 della popolazione adulta è completamente vaccinata, altre nazioni come i Paesi Bassi, la Danimarca o l'Irlanda hanno percentuali vicine all'83%.
USA bandiscono penisola iberica
Gli Stati Uniti, intanto, hanno raccomandato di non recarsi in Spagna e Portogallo, a causa dei livelli di pandemia in quanto Paesi "ad alto rischio".
Anche Cipro e Kirghizistan sono stati inseriti nella lista nera.