Biennale Teatro: a Warlikowski il Leone d'Oro alla carriera

Krzysztof Warlikowski con il Leone d'Oro
Krzysztof Warlikowski con il Leone d'Oro Diritti d'autore Biennale di Venezia
Di Euronews Agenzie:  Ansa
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Il regista polacco è noto per le sue rivisitazioni di Shakespeare, dei classici greci e dell'Opera

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A Krzysztof Warlikowski va il Leone d'Oro alla carriera per il teatro alla Biennale di Venezia. Warlikowski è una figura emblematica del teatro post comunista polacco. Classe 1962, noto al grande pubblico per aver creato un nuovo modo di mettere in scena Shakespeare nonché la tragedia greca e l'Opera. Ha presentato le sue regie nei più importanti festival di tutto il mondo. Dal 2008 è direttore artistico del centro culturale internazionale Nowy Teatr di Varsavia.

"Una sopresa, una gioia, un regalo nel periodo triste" così reagisce al premio, che dedica - commosso - a un suo collaboratore, Sigmund Milanovich, scomparso per il Covid. Pandemia che ha segnato fortemente tutto il mondo teatrale

Il premio non è un coronamento alla carriera, ma un obbligo a continuare il mio viaggio.
Krzysztof Warlikowski

Il presidente Roberto Cicutto ha sottolineato che è proprio questo il motivo che ha portato la Fondazione a premiare l'artista: "... Che continui a regalarci la sua ricerca, il suo pensiero e il suo talento".  Al momento della consegna del premio si è verificato un divertente siparietto tra Cicutto e Warlikowski. "A causa del Covid - ha detto il presidente della Biennale - deve prenderlo in maniera autonoma", seguito da un boato del pubblico e da qualche lacrima da parte del regista, che si è messo a disposizione dei fotografi in posa con il Leone d'Oro.

La motivazione del premio

"Da più di vent'anni Krzysztof Warlikowski è fautore di un profondo rinnovamento del linguaggio teatrale europeo. Utilizzando anche riferimenti cinematografici, un uso originale del video e inventando nuove forme di spettacolo atte a ristabilire il legame tra l'opera teatrale e il pubblico, Warlikowski sprona quest'ultimo a strappare il fondale di carta della propria vita e scoprire cosa nasconde realmente". Queste le motivazioni che hanno portato il cda della Fondazione Biennale di Venezia - Teatro a consegnare il Leone d'Oro al regista polacco.

"Un artista libero"

Secondo Stefano Ricci e Gianni Forte, direttori della Biennale Teatro "è un artista libero che apre brecce poetiche illuminando con un fascio di luce cruda il rovescio della medaglia; che rompe la crosta delle cose toccando le coscienze; che scende nelle viscere del dolore e mette in discussione con ironia le ambiguità sia della Storia con la 's' maiuscola sia quelle della nostra esistenza individuale, offrendoci la visione di una società minacciata da cambiamenti radicali e sempre più assediata da una tentacolare classe dirigente di predatori famelici, evidenziando la violenza nei rapporti sociali e familiari e il bisogno urgente che l'emozione di un puro e semplice desiderio d'amore ci può donare".

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