Un'astensione record batte Marine Le Pen alle elezioni regionali francesi. Con il 66% di non voto il centro-destra repubblicano ottiene la maggioranza, anche grazie alle desistenza macroniana e al cordone sanitario anti-estrema destra con i socialisti
Marine Le Pen non conquista le regioni francesi. Il partito di estrema destra, Rassemblement National (RN), viene sconfitto alle regionali da un tasso di astensione record, il 66%, e da un patto 'repubblicano' che consegna la vittoria al centro-destra nelle regioni principali, a Parigi e dintorni, in Alvernia, a Lione e nella Valle del Rodano fino alle Alpi.
Anche nel Sud-est, nella regione Provenza Alpi e Costa Azzurra il partito di Marine Le Pen deve cedere il passo al centro-destra repubblicano. Il suo partito era in vantaggio al primo turno, ma è stato sconfitto al secondo per un patto anti-ultradestra e per il ritiro di gauche e verdi.
Marine Le Pen si è scagliata contro l'informazione e "contro la pessima organizzazione del ministero dell'Interno" che hanno spinto i cittadini all'astensione. Se l'è presa poi con le grandi alleanze che hanno impedito al suo partito "di dimostrare la capacità di guidare una regione". "L'astensione record, che coinvolge soprattutto giovani e classe popolare, deve far riflettere la politica e tutta la società" ha continuato nel suo discorso pubblicato anche su Twitter.
Les Républicains ottengono 5 presidenti di regioni, tra cui Laurent Wauquiez della regione di Lione-Alpi-Rodano e Alvernia che contende la candidatura del centro-destra alle presidenziali del 2022 alla conservatrice moderata indipendente, Valérie Pécresse, grande vincitrice nell'Île-de-France.
Da un punto di vista politico generale sono comunque risultati poco indicativi a causa della desistenza praticata da La République En Marche (LaREM), la fazione che sostiene l'attuale presidente Macron, e per la grande coalizione di fatto tra destra repubblicana e socialisti.
Non ci sarà nessun rimpasto di governo ma degli "aggiustamenti necessari e limitati": dicono fonti dell'esecutivo. A meno di un anno dalle elezioni presidenziali del 2022, questo nuovo scrutinio regionale doveva essere la prova generale di un nuovo duello tra l'attuale presidente Emmanuel Macron e Marine Le Pen per l'Eliseo e, invece, proprio i due pretendenti sono stati i più puniti da un'affluenza mai cosi bassa.