Gli imputati avrebbero aiutato dei migranti partiti dall'Italia a superare la frontiera
Un sit in di solidarietà coi sette attivisti a processo per "favoreggiamento dlel'immigrazione clandestina" si è svolto davanti alla Corte d'Appello di Grenoble, in Francia.
I sette, tra cui una italiana, erano stati condannati nel 2018 per aver facilitato il passaggio del confine alpino tra Italia e Francia a una ventina di migranti.
Il Pubblico ministero, dopo aver parlato di "profondo rispetto per le idee di solidarietà e fratellanza espresse dagli imputati", ha escluso l'aggravante dell'associazione a delinquere ma ugualmente ha chiesto condanne, da tre a otto mesi di prigione,
I fatti risalgono al 22 aprile di tre anni fa, quando a margine di una manifestazione contro gruppi locali di estrema destra, un drappello di 200 manifestanti e rifugiati, partiti a piedi da Claviere, sul versante italiano, raggiunse Briançon dopo aver forzato un blocco stradale istituito dalla gendarmeria.
La difesa dei sette ha chiesto una piena assoluzione: "Non si possono punire allo stesso modo coloro che compiono atti barbari e coloro che fanno di tutto poter evitarli", ha detto l'avvocato William Bourdon, che ha sottolineato la mancanza di elementi per affermare che gli imputati fossero i promotori del corteo e che fossero a conoscenza della presenza di migranti al suo interno.