Vaccini: Fontana, numeri danno torto a chi specula

Moratti, sono stati fatti errori ma stiamo rimediando
Moratti, sono stati fatti errori ma stiamo rimediando
Diritti d'autore 
Di ANSA
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
euronews pubblica le notizie d'ansa ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.com per un periodo limitato.

(ANSA) - MILANO, 31 MAR - "Ci sono state "polemiche che sinceramente trovo stucchevoli e non degne di un paese come il nostro, credo ciononostante che i numeri danno ragione a chi sta lavorando e un po' torto a chi sta cercando di speculare ignobilmente su qualche cosa che non funziona": è quanto ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana nel corso della conferenza stampa con Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all'emergenza, e con Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile. "Noi diamo risposte ai cittadini e non a questi attacchi inaccettabili", ha proseguito il presidente della Lombardia, aggiungendo che "abbiamo trovato qualche difficoltà, nessuno lo nega, soprattutto dal punto vista informatico, ma il numero di vaccinazioni effettuate non si sono ridotte per colpa dei disguidi informatici". "Ci siamo ripetutamente scusati per i disagi ai cittadini ma i numeri delle vaccinazioni sono assolutamente significativi e decisivi" Sul piano vaccini, ha detto il vice presidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti nel corso della conferenza stampa, "sono stati fatti errori ma stiamo rimediando". "Questa visita per noi è stato un momento prezioso che ci ha rassicurato sul Piano vaccinale massivo che è totalmente in linea con quello nazionale" ha aggiunto Moratti. (ANSA).

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Francia, Bardella attacca Macron: "Se perde le elezioni sciogliere l'Assemblea nazionale"

Guerra a Gaza: 18 Paesi chiedono ad Hamas di accettare l'accordo per il rilascio degli ostaggi

Ucraina, dopo i missili Usa servono soldati: si punta ai profughi in Polonia e Lituania