Overdose fatale per DMX, addio al mito hip hop

Overdose fatale per DMX, addio al mito hip hop
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Di euronews e ANSA
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Il vero nome era Earl Simmons, aveva 50 anni e lascia 15 figli. Al seguito di un arresto cardiaco è mancato all'ospedale di White Plains a New York

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Il rapper DMX ha perso la sua battaglia con le droghe: è mancato a New York per un attacco cardiaco dopo l'overdose di alcuni giorni prima. Lascia 15 figli e le sue performance muscolari che gli erano valse uno stuolo di fan. Il suo vero nome era Earl Simmons, aveva 50 anni. Era nato a Baltimora il 18 dicembre 1970.

Un grande dell'hip hop

Star dell'hip hop, candidato ai Grammy e disco di platino quattro volte con l'album del debutto It's Dark and Hell is Hot (1998), DMX non aveva mai tenuto nascosti i suoi problemi con la droga. Come aveva raccontato personalmente la sua prima esperienza fu a 14 anni fumando crack. Nel 2019  aveva deciso di ricoverarsi in un centro di disintossicazione.

Una infanzia infelice

Cresciuto negli Yonkers, periferia di New York, ebbe un'infanzia piuttosto difficile tra abusi fisici e abbandono da parte dei genitori. Difficoltà che lo portarono ad essere manesco e impulsivo oltre che a commettere furti. Finì anche in galera. La salvezza arrivò con la musica, l'hip hop.  Agli inizi lavorò come DJ e intanto il suo nome d'arte deriva dalla drum machine digitale DMX, ma è anche l'acronimo di 'Dark Man X'. "Ho imparato che dovevo affrontare le cose che mi ferivano - aveva detto in un'intervista -. Non avevo qualcuno con cui parlare. Nei quartieri nessuno vuole ascoltare. Parlare dei tuoi problemi è considerato un segno di debolezza. Invece è la cosa più coraggiosa che puoi fare".

Il disordine esistenziale

Da cristiano DMX leggeva la Bibbia tutti i giorni e credeva nell'amore di Cristo. Era padre di 15 figli, l'ultimo nato nel 2016: i primi quattro avuti dalla moglie Tashera Simmons, sposata nel 1999, da cui divorziò undici anni, gli altri  sono stati il frutto di relazioni extra coniugali o occasionali. Dopo il successo del primo album, il suo secondo, 'Flesh of My Flesh, Blood of My Blood', uscì nello stesso anno e divenne tre volte disco di platino. Sulla copertina DMX appare ricoperto di sangue.

Una carriera efficace

In tutta la sua carriera ha pubblicato otto album ed è stato candidato tre volte ai Grammy. Nel 2000 è stato anche nominato 'Favorite Rap/Hip Hop Artist' agli American Music Awards. Il rapper ebbe anche qualche esperienza da attore: è apparso in film come Belly, Romeo Must Die, Exit Wounds, Cradle 2 the Gravee Last Hour. Nel 2006 è stato protagonista della serie reality 'DMX: Soul of a Man'. Nel 2003 era uscita la sua autobiografia.

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