Le immagini fuori da un punto di distribuzione della ONLUS Pane Quotidiano, dove ogni giorno 3.500 persone si mettono in fila per il cibo. La pandemia di Covid ha aggravato notevolmente la situazione, con un milione di persone in più in povertà assoluta
Lunghe, lunghissime file, inimmaginabili solo un anno fa. E oggi - anzi, ormai da qualche mese - purtroppo realtà.
Ci troviamo fuori da uno dei punti di distribuzione a Milano di "Pane Quotidiano", la ONLUS che offre cibo a chi non può permetterselo. Ogni giorno, circa 3.500 persone si presentano ai due punti di distribuzione meneghini.
Molti in fila si nascondono il volto, per paura di essere riconosciuti. "Andare avanti più di un anno senza lavorare, quel poco che avevi messo da parte se n'è andato", spiega Aldo Ferrara, addetto alla ristorazione. "Non è vita. Per me non è vita, io non sono abituato a venire qua o chiedere l'elemosina", dice Giovanni Altieri, buttafuori in una discoteca milanese. "Ho la mia dignità come persona".
Nell'ultimo anno in Italia un milione di persone in più vivono in povertà assoluta, per un totale di 5,6 milioni, il 9,4% della popolazione. L’incremento delle famiglie in povertà assoluta è maggiore al Nord, la zona più colpita dalla pandemia.