Kamala Harris e Jacinda Ardern in video-conferenza con l'europarlamento

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Diritti d'autore J'rg Carstensen/(c) Copyright 2021, dpa (www.dpa.de). Alle Rechte vorbehalten
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La vice-presidente Usa, Kamala Harris, e la premier neozelandese, Jacinda Ardern, in video-conferenza con il Parlamento Ue nella giornata della donna

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Parlamento europeo in grande spolvero per la festa della donna. Due statiste di successo non europee invitate in video-conferenza, la prima ministra neozelandese, Jacinda Ardern e Kamala Harris, la vice presidente degli Stati Uniti.

Entrambe hanno sottolineato come le donne siano state due volte vittime della pandemia. Chiuse in casa per i confinamenti, hanno subito più violenze domestiche che nelle epoche precedenti al covid, l'hanno chiamata la "pandemia ombra". Un dramma claustrofobico.

La vice del presidente Joe Biden ha riferito all'eurocamera:

"la crisi globale ha chiarito l'importanza del contributo femminile per le sfide che le donne devono affrontare. Così com'è il mondo non è adatto alle donne come dovrebbe. Il covid ha minacciato la salute, la sicurezza economica e la sicurezza personale delle donne ovunque".

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha sottolineato il ruolo positivo di Harris e Ardern nei rispettivi Paesi, e ha annunciato iniziative a favore delle donne europee:

"sono orgogliosa che la settimana scorsa la Commissione abbia presentato due proposte per risolvere due delle più gravi ingiustizie che gravano sulle donne, il divario salariale di genere e quello occupazionale".

Ci sono state manifestazioni femministe un po' dappertutto in Europa. A Bruxelles un gruppo di 50 donne rimaste senza lavoro durante la pandemia ha occupato una chiesa in segno di protesa.

Invece a Berlino migliaia di persone, soprattutto donne, si sono riunite per manifestare contro l'aumento dei femminicidi e le violenze contro le donne, in particolare durante il coronavirus.

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