Gli avvocati difensori dell'ex presidente a stelle e strisce parlano di vendetta anticostituzionale contro Donald Trump la cui carriera presidenziale si risolve nel peggiore dei modi
Dopo oltre sei ore si è conclusa la quarta udienza del processo di impeachment contro Donald Trump, che proseguirà con un voto finale, atteso entro domenica.
Per la difesa l'ex presidente assolutamente non fu il mandante dell'assalto al Congresso che causò diversi morti. Il processo, secondo i legali del tycoon, è un "atto di vendetta politica ingiusto e anticostituzionale. "Nessuna persona intelligente può seriamente credere che il discorso del presidente del 6 gennaio sia stato in qualche modo un incitamento alla violenza o all'insurrezione. Questa interpretazione è palesemente assurda": ha dichiaro l'avvocato Michael van der Veen, legale dell'ex inquilino della Casa Bianca.
Le inquietanti dichiarazioni dei rivoltosi
L'attacco al Campidoglio non è certo stato organizzato da Trump tuttavia il presidente non ha mai accettato la sconfitta elettorale ed ha aizzato il suo elettorato per settimane vagheggiando l'annullamento delle elezioni legittimamente vinte dal candidato democratico Biden. I fatti sanguinosi del 6 gennaio appaiono in una banale lettura storica come il risultato di una rabbia repressa che esplode prendendo come bersaglio il simbolo più alto della democrazia statunitense. Molti manifestati hanno dichiarato di aver agito agli ordini di The Donald.
Mai stravincere
Com'è noto non c'è mai interesse ad annientare un nemico già vinto e Trump difficilmente sarà condannato anche se la sovranità della giustizia dovrebbe indicare che non ci sono sempre scappatoie politiche alle intemperanze di chi governa.