Il ministro della sanità maltese: noi paesi piccoli grazie all'UE abbiamo accesso al vaccino

Il ministro della sanità maltese: noi paesi piccoli grazie all'UE abbiamo accesso al vaccino
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Di Elena Cavallone
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Il piccolo stato del Mediterraneo centrale è tra i più veloci in Europa nel vaccinare la sua popolazione. Il ministro della sanità Chris Fearne afferma che senza l'acquisto congiunto dell'UE non sarebbe stato possibile avere accesso a tutti quei vaccini a prezzi bassi

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Nella lotta contro il coronavirus, è giunto il momento per l' Europa di fare un punto.

Dall'inizio della campagna di vaccinazione non sono mancate le critiche per la lentezza del suo svolgimento e per la mancanza di coordinamento tra gli stati membri. Alcuni vanno più veloce, come l'Italia, altri sembrano arrancare. A ciò si aggiunge la diffidenza generata dalla mossa della Germania, che afferma di aver comprato ulteriori dosi del vaccino Pfizer al di fuori del piano negoziato dall'UE con la casa farmaceutica.

I paesi del sud, invece, chiedono un certificato di vaccinazione per garantire la ripresa del turismo il più rapidamente possibile.

Sul piatto dei capi di Stato e di governo europei ci sarà molto da discutere durante il vertice europeo di giovedì, ma soprattutto si dovrà valutare il calendario di vaccinazione proposto dalla Commissione europea.

Martedì l'esecutivo europeo ha esortato gli Stati membri a vaccinare il 70% degli adulti entro l'estate, un obiettivo ambizioso ma necessario, afferma il Commissario europeo Margaritis Schinas, per rendere efficace gli sforzi congiunti.

Dello stesso avviso sembra il ministro della salute di Malta, Christopher Fearne, medico e anche vice primo ministro del piccolo stato nel mediterraneo centrale. Malta è tra i paesi che stanno andando più velocemente nella vaccinazione della popolazione.

Parlando con Euronews il ministro Fearne afferma che circa il 3% della popolazione di Malta ha ricevuto il vaccino contro il Covid-19 e che il programma di vaccinazione sta procedendo secondo la tabella di marcia prestabilita. 

Elena Cavallone, Euronews: Ministro secondo lei gli obiettivi stabiliti da Bruxelles sono realistici?

**Christopher Fearne, ministro della sanità maltese: **"Penso che l'obiettivo realistico sia quello di vacinare entro la fine di marzo tutto il nostro personale medico e le persone con più di 80 anni. Questo dovrebbe essere l'obiettivo in tutta Europa. Entro la fine di maggio dovremmo vaccinare tutti gli over 70 e quelli con malattie croniche, così da proteggere i gruppi più vulnerabili all'interno della nostra società. Infine l'obiettivo realistico ma ambizioso è quello di vaccinare il 70 per cento della nostra popolazione entro fine settembre".

Elena Cavallone, Euronews: Crede che l'UE avrebbe dovuto agire più velocemente, come il Regno Unito, gli Stati Uniti e Israele?

**Christopher Fearne, ministro della sanità maltese: **"No, non credo. Penso siamo riusciti a muoverci come un gruppo. Malta, essendo un piccolo paese, negli ultimi 7 anni ha sempre spinto per un approvvigionamento congiunto dei medicinali a livello europeo. Ci sono diversi vantaggi. Il primo vantaggio, ovviamente, è che quando negoziamo in blocco con l'industria farmaceutica abbiamo un potere negoziale molto più forte di quanto lo avrebbero gli Stati membri separati. Ma ancora più omportante è la trasparenza dei prezzi: muovendoci insieme siamo riusciti a mantenere bassi i prezzi".

Elena Cavallone, Euronews: Sappiamo che Malta è una delle principali destinazioni turistiche in Europa e la sua economia dipende fortemente dal turismo. Pensa che sia una buona idea introdurre certificati di vaccinazione per rilanciare l'industria del turismo e in generale facilitare i viaggi internazionali?

**Christopher Fearne, ministro della sanità maltese: **"È solo un altro strumento che consentirebbe ai paesi di aprirsi ulteriormente. Ci sono già cittadini che vivono in zone verdi, dove i viaggi sono permessi senza restrizioni, e poi ci sono cittadini che si trovano in zone rosse. I certificati di vaccinazione per la zona rossa consentiranno a quei cittadini di viaggiare anche se la loro comunità registra un alto livello di virus. Dobbiamo assicurarci di vaccinare tutti allo stesso modo, così da poter raggiungere insieme gli obiettivi che ho già menzionato. Questo ci consentirà di aprire le nostre economie in blocco e consentirà al turismo e al commercio di riprendersi a un ritmo più rapido".

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