La Settimana delle Residenze Digitali porta arte e teatro in Rete

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6 iniziative selezionate nell'ambito del festival internazionale online, dedicato alle contaminazioni tra teatro, danza e ambiente digitale

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Tutto il mondo è un palcoscenico: il motto del Globe Theatre di William Shakespeare non decade in tempi di coronavirus, ma si trasferisce in Rete anche grazie alla "Settimana delle Residenze Digitali", festival internazionale online dedicato alle contaminazioni tra teatro, danza e ambiente digitale.

Una sfida per gli artisti, chiamati a ripensare spazio scenico e contenuti, ridisegnandoli ad hoc per il web. Dice Luca Ricci, direttore artistico di Capotrave/Kilowatt: "Sono proprio dei progetti concepiti per trovare il loro ambiente naturale nel contesto digitale. Quindi, con tutte le caratteristiche di interattività, di relazione e di gioco che quel tipo di ambiente permette".

Al bando del Centro di Residenza della Toscana (Armunia, CapoTrave/Kilowatt, in collaborazione con AMAT e Anghiari Dance Hub, in partenariato con ATCL, Spazio Rossellini, e il tutoraggio delle studiose Anna Maria Monteverdi e Federica Patti) hanno partecipato 398 compagnie da tutta Italia e dall'estero.
6 le iniziative selezionate dagli enti promotori, che saranno presentate online nella settimana che va dal 30 novembre al 6 dicembre: Olympus: Prometeo di Agrupación Señor Serrano, K di Illoco Teatro, Anatomies of Intelligence di Umanesimo Artificiale di Filippo Rosati / Joana Chicau e Jonathan Reus, Shakespeare Showdown – With a Kiss Die di Enchiridion, Isadora - The Tik Tok Dance Project di Giselda Ranieri e Simone Pacini, oltre a Genoma scenico, dispositivo digitale di Nicola Galli che è già stato presentato in anteprima a inizio novembre.

Dai miti greci destinati alla fruizione familiare alle performance che vedono dialogare spettacolo e intelligenza artificiale, dalle produzioni sviluppate su Tik Tok alla riscrittura di Shakespeare sotto forma di videogioco in cui gli spettatori sono chiamati ad entrare nell’officina artistica per scoprire il 'dietro le quinte' della realizzazione: il festival propone il cambio di paradigma, aprendo inedite possibilità per la composizione contemporanea.

Anna Maria Monteverdi e Federica Patti, tutor del progetto, raccontano lo sviluppo dell'iniziativa:

“I progetti selezionati per Residenze digitali sono uno spaccato molto significativo delle diverse modalità con cui l’oggi digitale teatrale si esprime, dalle nuove narrazioni crossmediali agli incroci inaspettati con media molto diversi – dal videogame, al cinema, al Vjng- mescolando pubblici e culture diversi"

“L’accelerazione tecnologica continua a rivoluzionare la liveness - il concetto di live (de visu) inteso come esperienza di azione, interazione e fruizione in un determinato spazio tempo - lasciando emergere la possibilità di un alto gradiente di performatività anche nelle semplici abitudini multimediali quotidiane".

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