La presidente della Commissione europea è già stata testata ed è risultata negativa, ma per precauzione è andata comunque in autoisolamento
Ursula von der Leyen è stata costretta ad abbandonare il palazzo del Consiglio europeo, dove è in corso il summit tra i 27 leader Ue, dopo che un membro del suo staff è risultato positivo al Covid-19. La presidente della Commissione si è già messa in autoisolamento, come previsto in questi casi dal protocollo.
"Sono appena stata informata che stamattina un membro del mio ufficio è risultato positivo al Covid-19 - ha scritto in un tweet -. Io sono risultata negativa. Tuttavia, come precauzione, lascio immediatamente Palazzo Europa per andare in auto-isolamento".
Per la presidente della Commissione non si tratta di una prima volta: a inizio mese era già stata costretta ad un periodo di quarantena dopo avere partecipato ad un riunione in cui era presente una persona poi risultata positiva al virus. Anche in quell'occasione von der Leyen era poi risultata negativa al test.
La maggior parte dei 27 leader europei si era detta contraria ad un meeting in videoconferenza nonostante la seconda ondata di contagi sia ormai una realtà in tutto il continente. Tra le voci contrarie quella della premier danese Mette Frederiksen: "Questo summit si dovrebbe tenere in videoconferenza", aveva detto alla vigilia.
A fine settembre anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, aveva dovuto rispettare un periodo di quarantena dopo la positività di un membro del suo staff. Un imprevisto che aveva costretto Michel a rinviare a inizio ottobre il vertice straordinario del Consiglio europeo inizialmente in programma il 24 e 25 settembre.