Quel che resta della prima ondata negli scatti dei fotoreporter esteri in Italia in una mostra al romano Palazzo dei Conservatori. Il momento in cui il coronavirus sbarcava in Europa
La storia occidentale del coronavirus è iniziata dall'Italia, primo grande paese europeo colpito dalla pandemia, che si era negato fosse tale. Nel marzo di quest'anno quindi l'insieme dell'Italia è stata oggetto di primaria importanza per il giornalismo internazionale che ha seguito passo dopo passo una tragedia che presto si sarebbe trasferita, e con esiti ancora peggiori, in Gran Bretagna, Spagna, Stati Uniti, Brasile per poi dilagare ovunque.
LOCKDOWN ITALIA
Un tributo all’Italia, flagellata dal coronavirus è stato dato da un manipolo di fotografi esteri con la mostra “LOCKDOWN ITALIA visto dalla Stampa Estera”. Ci sono i volti e le immagini di coloro che resteranno nella storia di una tragedia annunciata e negletta. Le firme sono quelle delle grandi testate estere come Reuters, AP, AFP. L'osservatore no può non tornare al periodo compreso tra marzo e giugno del 2020 per rivivere gli istanti più dolorosi che hanno accompagnato il lockdown verso il gorgo delle tante morti che sembravano non finire mai.
Gli occhi di Chris Warde-Jones
Il curatore della mostra è lo storico fotografo anglosassone Chris Warde-Jones, stimato professionista che opera da decenni in Italia e che ha seguito con passione e partecipazione umana il dolore di un intero paese che sarebbe diventato il dolore del mondo.
Un omaggio a chi si è sacrificato
La mostra è prima di tutto un omaggio al coraggio di chi ha fatto fronte all'epidemia, a volte a mani nude, agli istanti più difficili della pandemia ed anche al coraggio dei professionisti del mondo dell' informazione che hanno sentito il dovere di documentarla a proprio rischio e pericolo.