Trump torna al lavoro, e il suo rivale democratico Biden viene oscurato dall'intraprendenza contro il covid di un presidente redivivo. Per i critici è solo incoscienza
La spettacolare dimissione di Trump dall'ospedale ha monopolizzato l'attenzione del pubblico, ha creato stupore, sedotto una parte degli americani e soprattutto ha oscurato ore cruciali della campagna elettorale del suo rivale democratico, Joe biden. Il quale ha commentato:
"L'unica cosa che ho visto è stato uno dei cinguettii che diceva quancosa del tipo non preoccupatevi. In realtà c'è molto di cui preoccuparsi, sono morte 210 mila persone. Un migliaio
di persone al giorno contraggono il coronavirus. 50 mila alla settimana. Quindi dovrebbe essere un grande assillo. Spero che nessuno tragga la conclusione che il covid non sia un problema."
L'attore di Hollywod Chris Evans ha cinguettato:
"sei stato in terapia 24 ore su 24, con i migliori medici e i migliori farmaci. Pensi veramente che tutti abbiano accesso a questo? Purtroppo, sono sicuro che tu lo sappia, ma non t'importa. è incoscienza a un livello scioccante, anche per te"
Critico via Twitter anche Michael McFaul, docente di scienze politiche alll'università di Stanford. Anche il politologo stigmatizza l'ingiustizia della sanità Usa.
La fuga del presidente dopo un paio di giorni d'ospedale ha esaltato i suoi sostenitori. C'è chi lo paragona a Ronald Reagan
I sostenitori del presidente tirano un sospiro di sollievo. Dopo aver temuto il peggio per le elezioni solo sabato scorso al momento del ricovereo di Trump, ora con il suo spettacolare ritorno al lavoro hanno trovato una nuova spinta per l'ultimo rettilineo della campagna presidenziale.