Gli eurodeputati tornano sui banchi

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Diritti d'autore Etienne Ansotte/ EU Source: EC - Audiovisual Service
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Di Susan Dabbous
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Più coordinamento e solidarietà. L'Europa impari dai suoi sbagli. Per combattere la pandemia ci vuole un Europarlamento più forte

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Conclusa la pausa estiva, gli eurodeputati tornano a lavoro, dopo delle vacanze a dir poco insolite. La vita all'interno dell'emiciclo non sembra essere più la stessa, molti regolamenti interni sono cambiati a causa del coronavirus. E anche il panorama politico non ha nulla che vedere con l'Europa pre Covid-19. Ma quali sono le priorità e cosa è cambiato rispetto a prima dell'estate?

Secondo alcuni eurodeputati il ruolo del Parlamento europeo dovrebbe essere rafforzato, è quanto sostiene Brando Benifei del PD. "L'Unione Europea ha dimostrato di essere troppo lenta nella risposta alle emergenze - afferma -. Nel caso del coronavirus le misure per contrastare la crisi sono state abbastanza veloci, ma con dei grossi limiti. Penso che dobbiamo essere più forti se vogliamo affrontare le sfide future. Ciò significa che dobbiamo rafforzare l'Europarlamento e la Commissione europea ".

Per altri eurodeputati la priorità andrebbe data invece al coordinamento tra Stati membri, per varare misure uniformi. Ne fa il suo cavallo di battaglia l'eurodeputata portoghese Lidia Pereira, nel gruppo dei partito popolare europeo. 

"Dobbiamo dare priorità al dialogo - afferma Pereira - se questa pandemia ci ha insegnato qualcosa è che con il coordinamento le risposte sono più efficaci. Se facciamo le cose insieme il risultato è completamente diverso, ed è indubbiamente migliore. Dobbiamo assolutamente evitare gli errori fatti nella prima fase della pandemia."

E non sono pochi i deputati che vorrebbero vedere più investimenti europei nelle fonti di energia a basse emissioni di anidride carbonica, senza rinunciare alla controversa energia nucleare. 

"Dobbiamo garantire la competitività economica - propone l'europarlamentare bulgara conservatrice Eva Maydell  - penso che l'unico modo per farlo sia assicurarci che il costo dell'energia pulita non sia troppo alto per i cittadini. E specifica: "Si potrebbero  utilizzare le risorse energetiche già esistenti come il gas e l'energia nucleare che hanno costi più accessibili delle rinnovabili."

Ma nucleare aparte, la priorità in cima alla lista resta il Recovery Fund, che sarà cruciale per la riuscita della ripresa economica del Vecchio continente. Con i giusti investimenti la pandemia potrebbe rappresentare persino un'opportunità di miglioramento ricorda Benifei: "Penso che il coronavirus ci abbia dato l'opportunità di ricostruire un continente più coeso- dice - più verde e più connesso con una maggiore giustizia sociale; è questa la strada per la ripresa".

Pochi dubbi che le decisioni dei prossimi mesi avranno conseguenze per molti anni a venire.

Journalist • Christopher Pitchers

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