A Tunisi Di Maio e Lamorgese: soldi in cambio di controlli

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Diritti d'autore ALBERTO PIZZOLI/AFP or licensors
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Roma verserà 11 milioni di euro per permettere a Tunisi di agire ostacolando le partenze. Di Maio assicura: "Rimpatri più facili"

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Undici milioni di euro del governo italiano alla Tunisia, per rafforzare i controlli sulle coste e ostacolare le partenze verso l'Italia. È uno dei risultati della visita a Tunisi dei ministri Di Maio e Lamorgese, che hanno avuto incontri col presidente Saied, il premier incaricato Mechichi e il ministro dell'Interno a interim, Enneifer.

Le delegazioni hanno anche deciso il riavvio dell'accordo sui rimpatri stipulato l'anno scorso e finora sospeso per la pandemia, ipotizzando un aumento del tetto di 80 a settimana e definendo procedure semplificate.

Secondo alcuni dati dall'inizio dell'anno sarebbero sbarcati in Italia circa 6500 cittadini tunisini in prevalenza giovani spinti a emigrare dalla grave crisi economica e politica che da anni colpisce il paese nordafricano.

Il tema degli sbarchi dalla Tunisia è da mesi al centro delle preoccupazioni del governo italiano. Il mese scorso la ministra Lamorgese era già stata a Tunisi per analizzare la questione e definire le iniziative congiunte.

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