Israele: le settimane nere di Netanyahu

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Diritti d'autore Oded Balilty/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Euronews Agenzie:  Ap
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Ancora proteste di fronte alla residenza del premier

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Non si fermano le proteste in Israele contro il primo ministro Netanyahu. Sabato sera - secondo i media locali - 10mila persone hanno sfilato vicino alla residenza ufficiale del premier in Gerusalemme. Altre si sono radunate a Tel Aviv, vicino alla residenza estiva.

A Gerusalemme centinaia sono rimasti in strada dopo la mezzanotte e sono stati portati via con la forza dalla polizia. Il premier li ha bollati come anarchici di sinistra, ma fatto sta che sono settimane che la gente è in piazza e le proteste non sembrano scemare. Sabato il Likud, il partito del premier, ha rilasciato una dichiarazione accusando le due tv private israeliane di gonfiare la protesta.

L'epidemia galoppa, la disoccupazione è salita sopra al 20 percento e le accuse di corruzione, che pesano su Netanyahu, aggravano il malcontento della popolazione.

Bandiere e palloncini neri sono diventati il simbolo delle manifestazioni. Molti i giovani in piazza, rimasti senza lavoro per il lockdown. Gli aiuti a pioggia promessi dal governo non li hanno convinti.

In Israele non si vedevano proteste del genere dal 2011, quando caro-vita ha spinto la gente in piazza.

Le immagini degli scontri tra manifestanti e sostenitori del premier
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