Il sindaco di Lampedusa: "Gli sbarchi stanno aumentando". Arrivano militari e nave-quarantena

Sbarchi senza fine a Lampedusa.
La pandemia di Covid-19 non ferma i migranti che tentano di raggiungere l'Europa, sognando un futuro migliore.
Cifre fuori controllo
Anche nella notte tra lunedi e martedi sono state soccorse tre imbarcazioni "autonome" (cioè senza una organizzazione diretta degli scafisti) dirette a Lampedusa: altre 128 persone tratte in salvo.
In totale: sono oltre 12.300 in pochi giorni.
All'arrivo asull'isola tutti i i migranti vengono sottoposti al controllo della temperatura corporea, prima di essere trasferiti nrlla struttura di accoglienza.
Ma nell'hotspot di Lampedusa, che di solito ospita fino a 95 persone, ora sono in 872. Rischio collasso.
L'autoisolamento dei casi di Covid-19 è impossible e il sindaco di Lampedusa è preoccupato.
Il sindaco di Lampedusa,: "Gli sbarchi stanno aumentando..."
Dichiara Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa:
Ancora polemiche dopo le due maxi-fughe di migranti in Sicilia, prima dal Cara di Pian del Lago e poi dalla tensostruttura della Protezione Civile a Porto Empedocle: molti di loro - ma non tutti - già rintracciati.
Lamorgese: "Militari e nave-quarantena"
Per la ministra dell'interno Luciana Lamorgese la situazione è critica: "Rischiamo la crisi sanitaria. Stanno per arrivare i militari dell'operazione Strade Sicure. E predisporremo una nave-quarantena da mille posti al largo di Porto Empedocle per evitare che si ripetano casi di fuga. Vogliamo fermare i flussi provenienti dalla Tunisia", ha detto la responsabile del Viminale.
"Risolviamo insieme la crisi tunisina"
La maggior parte dei migranti, pur partendo dalla Libia, sono infatti tunisini (ha fatto scalpore l'arrivo persino di un barboncino), in fuga da una situazione sociale sempre più critica, aggravata dalla diffusione del Coronavirus.
Reduce dal viaggio a Tunisi, la ministra Lamorgese ha commentato: "La crisi tunisina rischia di avere conseguenze gravissime per tutti. Ho potuto incontrare il presidente tunisino Kais Said e il ministro dell’Interno, Hichem Mechichi e ho ricevuto rassicurazioni sulla volontà di affrontarla insieme".