L'omicidio che allontana Mosca e Berlino

La Procura federale: "L'ordine di eliminarlo arrivò da agenzie governative russe"
Tre colpi di pistola al centro di Berlino. L'omicidio di un ex guerrigliero ceceno, avvenuto lo scorso anno nella capitale tedesca, alimenta le tensioni fra Germania e Russia. Questo venerdì, la convocazione al Ministero degli esteri dell'ambasciatore russo e l'accusa di omicidio, formulata a carico del presunto assassino. "In un momento imprecisato prima della metà di luglio del 2019 - sostiene la Procura federale tedesca - ricevette da agenzie governative russe l'ordine di liquidarlo".
La vittima: rifugiato politico per Berlino, terrorista per Mosca
La vittima, che in Germania aveva ottenuto l'asilo politico, aveva imbracciato le armi in Cecenia contro la Russia ed era già scampata a diversi tentativi di omicidio. Le autorità russe lo ritenevano un "terrorista" al servizio dell'autoproclamato "Emirato del Caucaso". Già a dicembre, il sospetto di una scarsa collaborazione alle indagini aveva indotto la Germania a espellere due diplomatici russi. "Del tutto infondate", secondo il Presidente Putin, le ipotesi di un coinvolgimento del Cremlino.