Trump ritira le truppe Usa, ora la Germania pensa sia un bluff

Trump ritira le truppe Usa, ora la Germania pensa sia un bluff
Diritti d'autore CHRISTOF STACHE/AFP or licensors
Diritti d'autore CHRISTOF STACHE/AFP or licensors
Di Salvatore Falco
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

La rabbia seguita alla preoccupazione dopo l'ordine di Donald Trump di ritirare 9.500 soldati statunitensi dalla Germania, questo lunedì diventa incertezza a Berlino dove si inizia a pensare che sia stato l'ennesimo annuncio del capo della Casa Bianca.

PUBBLICITÀ

La rabbia seguita alla preoccupazione dopo l'ordine di Donald Trump di ritirare migliaia di soldati statunitensi dalla Germania, questo lunedì diventa incertezza a Berlino dove si inizia a pensare che sia stato l'ennesimo annuncio del capo della Casa Bianca.

Il governo tedesco ricorda che la presenza dei soldati serve gli interessi della Nato e alla sicurezza americana.

"A tutt'oggi non vi è alcuna conferma ufficiale da parte delle autorità degli Stati Uniti se i piani saranno effettivamente attuati o meno", dice la ministra della Difesa, Annegret Kramp-Karrenbauer.

In Germania sono dispiegate cinque delle sette guarnigioni delle forze armate statunitensi in Europa. Un totale di 34.500 soldati.

"Per il presidente degli Stati Uniti, il vantaggio sarebbe quello di riportare le truppe a casa a pochi mesi dalle elezioni presidenziali - Daniela Schwarzer, direttrice del Consiglio tedesco per le relazioni estere - Un secondo motivo potrebbe essere la volontà di mostrare chiaramente che sanziona, tra virgolette, la Germania per le critiche al suo mandato e per rilanciare la polemica sul contributo della Germania in termini di spesa militare per la Nato, come ha già fatto molte volte".

Il Wall Street Journal aveva riferito che Trump aveva deciso il ritiro di 9.500 unità del contingente militare americano dalla Germania. E Der Spiegel aveva parlato del ririro di 5-15mila uomini entro l'autunno.

Stoltenberg: ascesa Cina cambia equilibri, Nato si rafforzi

"La Russia prosegue nelle sue attività militari, l'Isis ed altri gruppi terroristici si sono fatti più spavaldi e l'ascesa della Cina sta cambiando l'equilibrio dei poteri" nel mondo, "scaldando la corsa per la supremazia economica e tecnologica, moltiplicando le minacce alle società aperte e alle libertà individuali". Di fronte a questo scenario la Nato deve essere "più forte militarmente, più unita politicamente, ed avere un approccio più globale". Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, vede l'Alleanza dopo il Covid-19, nelle sue riflessioni per il 2030. Il segretario dell'Alleanza ne ha parlato ad un incontro al German Marshall Fund, dove, ad una domanda, ha detto di non voler commentare le indiscrezioni secondo le quali gli Usa valutano il ritiro di 10mila truppe dalla Germania. In linea generale ha spiegato che Washington "ha accresciuto la sua presenza in Europa negli anni e fa molte più cose con l'Europa, di prima".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Le nuove rivelazioni di John Bolton che fanno tremare la Casa Bianca

Stoltenberg: con l'ascesa della Cina, l'unità fra Nato e Ue più importante che mai

Trump attacca la Corte Penale Internazionale timidamente difesa dall'Europa