Spazio: gli Usa vogliono colonizzare la Luna. E l'Europa?

Spazio: gli Usa vogliono colonizzare la Luna. E l'Europa?
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Di Stefania De Michele
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"Colonie" sulla Luna e sfruttamento delle risorse del satellite. La Nasa snobba Russia e Cina, da chiarire il ruolo dell'Europa

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Il quadro di riferimento è Artemis, programma spaziale di volo verso la Luna: una cornice nell'ambito della quale la Nasa mira a rimettere piede sul satellite terrestre entro il 2024 e costruire stazioni spaziali permanenti entro il 2028, in collaborazione con altri partner commerciali e internazionali.
La nuova frontiera, tutta da esplorare, prevede la creazione di ''colonie'' e diritti minerari sulla Luna.

Jim Bridenstine, amministratore Nasa, rivendica un ruolo di primo piano per l'amministrazione statunitense: "Penso che sia il momento in cui la gente riflette sull'importanza dell'esplorazione, degli sforzi fatti dagli Stati Uniti e su cosa possiamo realizzare quando lavoriamo insieme".

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Gli obiettivi della NasaEuronews

Ma qual è il ruolo dell'Euopa nella corsa allo spazio? Gli Stati Uniti sembrano essere intenzionati ad avviare colloqui con i Paesi esploratori, tra cui Canada, Giappone e Paesi europei, per la creazione di "zone di sicurezza" intorno alle future basi lunari.
L'idea è anche quella di garantire alle aziende diritti di proprietà riconosciuti a livello internazionale sulle risorse che saranno estratte. 

Negli accordi di Artemis, la capacità di estrazione e utilizzo delle risorse su Luna, Marte e asteroidi è un elemento chiave del progetto spaziale. Gli Stati Uniti insistono sulla compatibilità dell'intesa con il Trattato sullo spazio extra-atmosferico, adottato da 109 Paesi.
Un patto che risale al 1967 e non prevede appropriazione nazionale o rivendicazioni di sovranità nello spazio. Ma lo scenario sta cambiando e la partita è aperta, anche in Europa.

Léopold Eyharts, ex astronauta ESA, sottolinea limiti e prospettive per l'Europa spaziale: "L'Europa fa parte della Stazione Spaziale Internazionale e anche del futuro programma di esplorazione - dice Eyharts - non abbiamo ancora i nostri mezzi autonomi per trasportare gli astronauti nello spazio, ma siamo attivi nel futuro modulo e programma di esplorazione".
Sulla proprietà dei mezzi, la partnership con SpaceX, l'azienda aerospaziale statunitense di proprietà di Elon Musk, è gia una realtà avviata.

Nel tweeet della Nasa: "Questa è la prima volta nella storia dell'umanità che gli astronauti @NASA sono entrati nella @Space_Station da un veicolo spaziale di produzione commerciale. @AstroBehnken e @Astro_Doug sono finalmente arrivati al laboratorio orbitante con la navicella spaziale @SpaceX Dragon Endeavour".

Ma gli accordi di Artemis sono già al centro di accese polemiche: l'amministrazione Trump calpesta il processo multilaterale, commentano i detrattori. Qualsiasi accordo internazionale che non includa Russia e Cina è infatti destinato a produrre frizioni insanabili.

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