Pene più confortevoli per i detenuti che possono permettersi di pagare un affitto in Ucraina
Sul fatto che le leggi siano uguali per tutti, ricchi e poveri, c'è qualche dubbio. Ma, in Ucraina, comincia a configurarsi come una certezza che anche le pene cambino, a seconda delle disponibilità economiche.
Sovraffollata, anche 12 detenuti in pochi metri quadrati con un buco sul pavimento come bagno, la famigerata prigione Lukyanivska - vecchia di 160 anni - dispone anche di celle rinnovate. Hanno però un prezzo.
Ucraina: gli affitti delle celle contro la corruzione
Dice Olena Vysotskaya, vice ministro della Giustizia ucraino: "Sappiamo tutti che le celle non sono uguali. Il modo in cui i detenuti sono distribuiti, alcuni vivono in un tipo di cella, altri sono in condizioni migliori, non è trasparente. Sospettiamo che ci sia corruzione".
Dai buchi ricettacolo di colibatteri fecali e focolai di Covid-19 alle stanze più decorose: il passo non è breve e transita attraverso il pagamento della pigione: 75 dollari per una notte, 300 per una settimana, 450 dollari per un mese.
Niente di illegale, almeno in Ucraina: secondo il ministero della Giustizia il sistema è, come vuole la mission istituzionale, giusto: evita infatti, che i detenuti paghino tangenti sottobanco.
Ma la decisione di vendere condizioni migliori è stata censurata da più parti.
Serhiy Starenkiy, ex capo del servizio penitenziario ucraino, dice che la riforma è un "riconoscimento ufficiale" della discriminazione finanziaria e delle condizioni inadeguate per tutti gli altri detenuti.
In più di un'occasione, gli istituti penitenziari ucraini sono stati oggetto di critiche internazionali e il Dipartimento di Stato americano le ha definite "una minaccia per la vita e la salute".