Dal 3 giugno stop frontiere aperte e stop alla quarantena per gli arrivi da UE e area Schengen. Via libera anche agli spostamenti interregionali. Palazzo Chigi invita alla prudenza: "Pronti a nuove restrizioni in funzione dell'evoluzione dell'epidemia"
Verso la riapertura di frontiere e spostamenti interregionali
Dal tre giugno l'Italia riapre le frontiere e autorizza gli spostamenti interregionali. Via libera quindi ai viaggi, nei paesi che lo consentiranno, e stop alla quarantena per chi proviene da UE e area Schengen.
**Qui il comunicato stampa che riassume i provvedimenti adottato dal Consiglio dei Ministri di venerdì 15 maggio.
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Il Consiglio dei Ministri di venerdì ha tuttavia deliberato la possibilità di nuove strette, anche geograficamente limitate, in funzione dell'evoluzione dell'epidemia di Coronavirus. Restano invece i divieti agli spostamenti, per le persone risultate positive e soggette alla quarantena obbligatoria, disposta dall'autorità sanitaria.
Restano quarantena per i positivi e divieto di assembramento
È confermato invece il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte alla misura della quarantena per provvedimento dell’autorità sanitaria in quanto risultate positive al virus COVID-19, fino all’accertamento della guarigione o al ricovero in una struttura sanitaria o altra struttura allo scopo destinata. Permarrà inoltre anche il divieto di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Governo-Regioni: vince la flessibilità, si riducono le distanze
Pace fatta, intanto, fra governo e Regioni, sulle misure per facilitare le riaperture in programma da lunedì. L'accordo, mediato dal premier Conte, ha accolto il principio della flessibilità invocato da molti governatori, che lamentavano la rigidità delle raccomandazioni Inail. Tra le principali novità la riduzione a un metro della distanza da mantenere nei ristoranti e in spiaggia, dove ad ogni ombrellone dovrà essere garantita una superficie di 10 metri quadrati.
L'Irlanda allenta ma mette in guardia: "Tutto dipende da noi"
Partirà invece lunedì, la Fase Uno in Irlanda: riapertura di cantieri e alcune categorie di negozi, raccomandazione di indossare la maschera e quarantena ai viaggiatori in arrivo dall'estero. "Se tutto va bene allenteremo progressivamente le limitazioni, entrando in una nuova fase ogni tre settimane - ha detto il primo ministro irlandese, Leo Varadkar -. Faremo un nuovo punto il cinque giugno, ma per proseguire su questa strada dobbiamo rispettare le regole. Ci teniamo però pronti a un'eventuale marcia indietro. Tutto dipende da noi e da come ci comporteremo".
Più avanzato il Portogallo, che sempre da lunedì riaprirà ristoranti, musei e parte delle scuole. Per il mare, ha fatto sapere il premier Antonio Costa, si dovrà invece attendere il sei giugno. E per gestire il traffico, ci sarà una app, che informerà dell'affollamento in spiaggia.