In questa pagina trovate gli scatti e i fotografi vincitori del World Press Photo 2020, che premia i migliori lavori di fotogiornalismo al mondo. Ci sono anche due italiani.
World Press Photo of the Year: 'Straight Voice' di Yasuyoshi Chiba
Yasuyoshi Chiba è un fotografo dell'agenzia stampa AFP originario di Nairobi, Kenya. La foto vincente è stata scattata in Sudan in occasione delle proteste dell'anno scorso contro il governo militare di transizione del Paese, istituito dopo che il presidente Omar al-Bashir - da decenni al potere - è stato spodestato.
World Press Photo Story of the Year: "Kho, la genesi di una rivolta" di Romain Laurendeau
Il lavoro di Romain Laurendeau è sui giovani algerini che si sono uniti alle proteste contro Abdelaziz Bouteflika. "La serie vincente racconta la storia del profondo disagio dei giovani algerini che, osando sfidare l'autorità, hanno ispirato il resto della popolazione ad unirsi a loro, dando vita al più grande movimento di protesta in Algeria da decenni a questa parte", si legge nelle motivazioni del World Press Photo. Oltre metà della popolazione algerina è giovane, il 72% degli under-30 è disoccupato, indica l'Unesco. "Kho" significa "fratello" nello slang locale.
Primo premio in Contemporary Issues: "Niente di personale - il Back Office della guerra" di Nikita Teryoshin
Il fotografo russo Nikita Teryoshin vince per la sua foto scattata durante una delle più grandi fiere di armi del mondo: l'International Defence Exhibition and Conference ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti.
Primo premio in Contemporary Issues (stories): "La guerra più lunga" di Lorenzo Tugnoli
L'italiano Lorenzo Tugnoli viene premiato per il suo lavoro commissionato dal Washington Post sul conflitto in Afghanistan. Nel 2019 i Talebani si sono espansi significativamente a livello territoriale, aumentando la loro influenza nel Paese. Il rapporto dell'Istituto per la pace e l'economia, pubblicato nell'aprile dello scorso anno, ha definito l'Afghanistan il Paese "meno pacifico" del mondo, scavalcando la Siria.
Primo premio nella categoria Environment "L'orso polare e il suo cucciolo" di Esther Horvath
Il lavoro di Esther Horvath per il New York Times si concentra sugli scienziati nell'Artico. I suoi porti hanno alcuni dei ghiacci marini che si ritirano più velocemente del pianeta e il doppio del tasso di riscaldamento globale medio. Questi due orsi polari sono stati fotografati vicino alla Polarstern, una nave appositamente progettata per resistere a temperature estremamente basse e rompere il ghiaccio più spesso, consentendo a circa 100 ricercatori ed equipaggio di lavorare tutto l'anno per raccogliere dati molto importanti su questo ecosistema.
Primo premio nella categoria Ambiente: 'The End of Trash - Circular Economy Solutions' di Luca Locatelli
Lavorando per il National Geographic, l'italiano Luca Locatelli ha indagato su come gli agricoltori, i produttori e i governi di tutto il mondo stiano adottando misure verso un'economia circolare per affrontare la crisi climatica. Un'alternativa a quella lineare del take-make-waste, in cui attività economica e consumo di risorse sono due fasi disaccoppiate.
Primo premio nella categoria General News: "I disordini di Hong Kong" di Nicolas Asfouri
Nicolas Asfouri dell'agenzia di stampa AFP è stato premiato per il suo lavoro sulle proteste antigovernative a Hong Kong.
Primo premio nella categoria Nature: 'Final Farewell' di Alain Schroeder
Alain Schroeder ha vinto con il suo lavoro sugli oranghi a Sumatra e nel Borneo. Sono stati costretti ad abbandonare il loro habitat naturale, la foresta pluviale, mentre proliferano le piantagioni di palme da olio, il disboscamento e l'estrazione mineraria. La madre di questo piccolo orangotango è stata trovata completamente cieca, con una clavicola rotta e 74 ferite da arma da fuoco ad aria compressa. Le avevano sparato gli abitanti del villaggio dopo aver mangiato frutta dai loro frutteti.
Primo premio nella categoria Nature: "Salvare gli oranghi" di Alain Schroeder
Schroeder ha vinto anche con un'altra storia sugli oranghi. Si concentra su coloro che cercano di salvare gli animali sotto grave minaccia dal continuo impoverimento della foresta pluviale. Organizzazioni come il Programma di conservazione dell'orangotango di Sumatra si prendono cura degli oranghi persi, feriti e prigionieri, con l'obiettivo di reintrodurli nella natura.
Primo premio nella categoria Ritratti: 'Awakening' di Tomek Kaczor
L'immagine vincente di Tomek Kaczor ritrae la quindicenne Ewa che non riesce a reagire alla sindrome della rassegnazione. Rende i pazienti passivi, immobili, muti, incapaci di mangiare e bere, incontinenti e insensibili agli stimoli fisici. Colpisce i bambini traumatizzati psicologicamente durante lunghi processi di asilo. Quando Ewa si è ammalata, la sua famiglia aveva fatto domanda di asilo in Svezia ed era stata minacciata di deportazione in Polonia, il primo Paese di arrivo come rifugiata. Temevano di essere rispediti in Armenia. La famiglia è stata infine deportata in Polonia, nonostante la malattia di Ewa, che si è ripresa otto mesi dopo.
Primo premio nella categoria Ritratti: "The Haunted" di Adam Ferguson
Adam Ferguson ha vinto con ritratti in posa di sfollati yazidi e di altre minoranze che hanno subito violazioni dei diritti umani perpetrate dall'ISIS, nei campi per sfollati nel nord dell'Iraq.
Primo premio nella categoria Spot News : "Scontro con la polizia durante una manifestazione antigovernativa" di Farouk Batich
Anche Farouk Batiche ha seguito le proteste in Algeria iniziate nel febbraio 2019 e proseguite anche dopo le dimissioni di Bouteflika per chiedere l'allontanamento dei funzionari governativi associati alla sua amministrazione.
Primo premio nella categoria Spot News: 'Ethiopian Airlines Flight 302 Crash Site' di Mulugeta Ayene
Il volo ET302 della Ethiopian Airlines, un Boeing 737 MAX, si è schiantato non lontano da Addis Abeba sei minuti dopo il decollo, uccidendo 157 persone a bordo. Una settimana dopo lo schianto, delle bare vuote sono state sepolte nel camposanto della Cattedrale della Santissima Trinità ad Addis Abeba. Le vittime non erano state ancora identificate. I funzionari hanno consegnato ai parenti sacchi di terra prelevata sul luogo dell'incidente. Mulugeta Ayene dell'Associated Press ha documentato quella mattinata.