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Spagna, Covid-19: 510 morti in 24 ore, la cifra più bassa dal 23 marzo

Healthcare workers (R) confort the wife of Esteban, a male nurse that died of the coronavirus
Healthcare workers (R) confort the wife of Esteban, a male nurse that died of the coronavirus Diritti d'autore PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP or licensors
Diritti d'autore PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP or licensors
Di Euronews
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Il 23 marzo il conto fu di 462 vittime, poi ogni giorno un numero maggiore. Il governo ha deciso di tenere chiuse le frontiere per altri 14 giorni

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La Spagna registra 510 nuovi decessi, il numero più basso di morti in un giorno dallo scorso 23 marzo, quando sono stati registrati 462 morti. I casi confermati di Coronavirus ammontano a 161.852 e i morti sono in tutto, dall'inizio dell'epidemia, 16.353, mentre quasi 60.000 pazienti sono stati dimessi. I morti ieri erano stati 605. La comunità di Madrid registra un alto numero di contagi tra le suore.

Comunque, anche se questa cifra è confortante, si capisce che la crisi non sta finendo: il governo ha decretato l'estensione di altri 14 giorni, fino al 25 aprile, dei controlli alle frontiere terrestri con Francia e Portogallo nel quadro delle misure di contenimento di Covid-19. I controlli non affettano, comunque, merci e personale diplomatico. Potranno essere rinnovati, è stato spiegato, gli unici che possono passare, ormai dal 17 marzo, sono i cittadini spagnoli che vogliono rientrare in patria.

Le università andaluse hanno stabilito che i corsi non riprenderanno: non si tornerà in aula né per lezioni né per esami fino alla fine dell'anno.

Riaprono fabbriche e cantieri

Lunedì buona parte dei settori industriali e delle costruzioni sarà in grado di tornare al lavoro dopo la paralisi delle ultime due settimane seguita alla chiusura del 29 marzo. La riapertura avviene nonostante i dubbi dal comitato di esperti, che ritiene che sia ancora troppo presto. 

Per questo ritorno al lavoro, l'esecutivo ha preparato una guida per lavoratori e aziende con raccomandazioni che cercano di ridurre al minimo il rischio di contagio: mantenere 2 metri di distanza nel posto di lavoro, lavare i vestiti a 60 gradi, non recarsi al lavoro se si hanno sintomi influenzali, privilegiare i trasporti privati, nei trasporti pubblici indossare una mascherina. Le aziende sono obbligate a scaglionare gli ingressi dei dipendenti e modificare i turni per evitare sovraffollamento nello spazio di lavoro.

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