La strage del coronavirus in Spagna dove il premier perde consensi

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Diritti d'autore Bernat Armangue/AP
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Di euronews
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Mentre crescono le migliaia di morti in Spagna per il coronavirus il premier Sánchez perde consensi. Il governo spagnolo colpevole di non aver reagito in tempo

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Nelle ultime 24 ore sono stati 683 i decessi per coronavirus in Spagna per un totale di ben 15.238 morti. L'infezione ha contagiato più di 150 mila persone. Per questo alla Cortes si è tenuto un minuto di silenzio.

La Spagna ai primi posti della classifica

Secondo certe analisi la Spagna avrebbe raggiunto il picco della pandemia e comincerà presto il processo di allentamento dell'attuale lockdown. Lo ha sottolineato il presidente del governo spagnolo Pedro Sánchez alle Cortes: "Abbiamo raggiunto il picco e adesso comincia la de-escalation ma la situazione resta grave", ha chiarito Sánchez che è quasi l' unico premier europeo a perdere consensi vista la straordinaria lentezza nella reazione davanti alla pandemia montante, una impreparazione dovuta anche alla mancanza di presidi sanitari adeguati. 

Il governo iberico in controtendenza

Mentre la tedesca Angela Merkel, l'italiano Giuseppe Conte e il francese Emmanuel Macron sono risaliti moltissimo nel consenso popolare, in alcuni casi anche al di sopra del 60%, lo spagnolo  Sánchez, allertato dalla crisi negli altri paesi, si è fatto prendere di contropiede e il paese sta pagando un prezzo altissimo al coronavirus e questo nonostante la collaborazione di tutti come coloro che si sono incaricati di fornire pasti alle equipe degli ospedali. Uno dei tanti gesti di solidarità nazionale visti in molti paesi.

Il sondaggio pubblicato da ABC

Stando a un sondaggio della società GAD3 reso pubblico dal quotidiano conservatore spagnolo ABC, Sánchez oggi è sostenuto solo dal 23 per cento degli spagnoli (tre settimane fa erano il 35 per cento). La Spagna in effetti non solo ha avuto l'esempio di Cina e Italia ma ha registrato relativamente tardi l'arrivo dell'epidemia e sembra che ben poco sia stato messo in campo per prevenire il disastro. Non che gli altri paesi siano stati molto più previdenti ma l'ondata di infezione, annunciata a livello globale, poteva essere meno mortifera nei paesi che non sono stati quelli della prima linea.

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