Covid-19: voglia di normalità in tutta Europa ma come ritornarci?

Aumenta il numero dei morti da covid-19 ma anche quello di guariti e in Europa si vede la luce in fondo al tunnel.
La convalescenza sarà lunga e diversa da Paese a Paese e da Regione a Regione, per tutti deve essere guidata dalla prudenza per evitare che i contagi, in diminuzione anche questi, non tornino a salire.
E a mettere in ginocchio un sistema sanitario che ne esce a pezzi.
In Italia l'alleggerimento delle misure di confinamento è chiesto da più parti, gli industriali del nord sono i primi a spingere in questo senso. Il ritorno alla normalità sarà legato per molti italiani al possesso di un certificato di immunità. Con i suoi 18 mila decessi e la terapia intensiva messa in ginocchio, l'Italia è il Paese europeo a aver pagato il prezzo più alto.
Ritorno alla normalità auspicato anche in Spagna e Francia, visti i numeri di contagi e decessi in discesa. Ma come si sa la prudenza non è mai abbastanza, la Francia è ormai certo che estenderà il periodo di confinamento a oltre il 15 aprile.
In Austria già dai giorni scorsi ci sono stati leggeri segni di ripresa e riapertura a condizione che i cittadini indossino le mascherine.
Mentre in repubblica Ceca da oggi riaprono tutta una seria di negozi: come ferramenta, bricolage e biciclette.
Oltremanica il numero dei decessi supera i 7.000 è improbabile che il lockdown venga revocato nei prossimi giorni.