Secondo i calcoli statistici dell'Istituto Einaudi, basato sui dati giornalieri della Protezione Civile, l'azzeramento dei casi nel paese potrebbe avvenire entro il 16 maggio
Un numero di morti ancora elevato, 812 in 24 ore, ma anche un incremento di nuovi positivi - circa 1600 - più che dimezzato rispetto al giorno precedente, quando erano stati più di 3.800. E, soprattutto, mai così tante guarigioni in una sola giornata: 1.590.
Sono 3.981 i malati ricoverati in terapia intensiva, 75 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.330 sono in Lombardia, con un incremento rispetto a ieri di soli due pazienti. Sono le cifre sul coronavirus fornite questo lunedì dalla protezione civile: i prossimi 2-3 giorni diranno se si è giunti ad una svolta.
L'Italia ha sfondato il tetto dei 100mila casi totali. Al momento le persone positive sono 75.528: di queste 27.795 sono ricoverati con sintomi e 43.752 sono in isolamento domiciliare. Le vittime dall'inizio della pandemia sono quasi 11.600.
"Stiamo andando nella direzione giusta e non dobbiamo minimamente cambiare strategia - ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli - non sarà un processo di ritorno alla normalità dal niente al tutto, sarà graduale, ma l'obiettivo è riuscire a contenere la situazione adesso, prevenire ulteriori focolai epidemici, specie come quelli visti (al Nord, ndr) e ripristinare il più possibile un normale stile di vita".
Entro il 16 maggio possibile azzeramento dei casi in Italia
Stando ai calcoli statistici dell'Istituto Einaudi per l'Economia e la Finanzia (Eief), basati sui dati forniti ogni giorno dalla Protezione civile, i casi in Italia potrebbero arrivare all'azzeramento nel periodo compreso tra il 5 e il 16 maggio.
Sulla base dei dati del 29 marzo emergono inoltre delle stime per ciascuna regione, dalle quali emerge che il 6 aprile il Trentino Alto Adige dovrebbe essere la prima regione a vedere l'azzeramento dei casi, seguita il 7 aprile da Liguria, Umbria e Basilicata, e poi da Valle d'Aosta (8), Puglia (9 aprile), Friuli Venezia Giulia (10 aprile), Abruzzo (11), Veneto e Sicilia (14 aprile), Piemonte (15) Lazio (16), Calabria (17), Campania (20), Lombardia (22), Emilia Romagna (28), Toscana (5 maggio).