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Gli ospedali spagnoli oltre il collasso, i pazienti ammassati come in un lazzaretto

Gli ospedali spagnoli oltre il collasso, i pazienti ammassati come in un lazzaretto
Diritti d'autore  AFP
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Di euronews
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Salta anche il triage e la morte diventa visione quotidiana anche per gli altri pazienti

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Le immagini rilanciate dalle televisioni sulla situazione sanitaria in Spagna sono angoscianti. Un grido come quello di una infermiera che dall'ospedale di Albacete,  nel meridione della regione Castilla - La Mancha, chiede disperatamente dei letti per i tanti pazienti che si riversano senza sosta nelle strutture sanitarie. Per questo in tanti decidono di  rendere pubbliche immagini così, che la dicono lunga sullo stato reale delle cose.

Euronews ha raggiunto il dottor Tomas Segura Martin primario presso l'ospedale universitario di Albacete.

"È come una guerra - ammette il Segura - Abbiamo troppi pazienti per ogni medico e ogni infermiere. Alla fine della giornata ti ritrovi con 40 o 50 pazienti che non sono stati neanche classificati, arrivano che sei già impegnatissimo, è impossibile fare lo stesso tipo di lavoro con il numero di pazienti che arrivano, quindi ... metti i pazienti uno accanto all'altro e uno potrebbe avere solo un po' di febbre mentre l'altro sta agonizzando. È terribile. Terribile."

Anche la Spagna ha superato la Cina nella triste classifica delle vittime

Anche la Spagna ha ormai più casi di coronavirus della Cina ed era totalmente impreparata per questa emergenza così il personale medico deve confrontarsi con angosciosi dilemmi.

"Chi è in piena crisi respiratoria senza il respiratore muore - continua Segura Martin -  Questo è il grande problema. Così siamo costretti a fare delle scelte lontane dalla nostra etica. Nella nostra vita professionale ci viene detto che non si seleziona in base alla razza, il sesso o l'età. Conta solo il paziente. Ma non in questa fase. Dobbiamo scegliere. È tremendo. Una cosa che incide sulla psiche per noi che lavoriamo in terapia intensiva, siamo veramente sull'orlo della crisi psicologica".

Fino a quando?

Non si sa fino a che punto il personale sanitario potrà reggere con questo stato di cose, mal attrezzati e stanchi molti si ammalano e questo rappresenta un vulnus per tutti i sistemi sanitari che affrontano la pandemia. Il coronavirus in giro per il mondo ha dimostrato alte capacità infettive subdole peraltro. Che si arrivasse a questo punto nessuno lo avrebbe mai immaginato.

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