Coronavirus: Valencia ferma la festa tradizionale delle Fallas

Solo pochi giorni fa, mentre alcuni Paesi intraprendevano azioni drastiche per fermare l'epidemia di coronavirus, Valencia è stata l'epicentro di un'enorme festa. Dopo più di una settimana di festeggiamenti, le Fallas hanno dovuto chiudere in anticipo i battenti.
È la prima volta che il festival delle Fallas viene annullato, dalla guerra civile spagnola, nel 1936. Costerà 700 milioni di euro alla regione. "Fiorai, artisti, pirotecnici, musicisti, albergatori, negozianti avranno enormi perdite", dichiara ai nostri microfoni, Carlos Galiana, consigliere comunale. Diego Shi possiede un ristorante, nel centro della città: "Dobbiamo fare sacrifici, ma è meglio così. Meno persone saranno contagiate".
Gli organizzatori delle Fallas sostengono che le perdite economiche sarebbero state significativamente inferiori, se la decisione fosse presa in precedenza. Le installazioni, infatti, una volta montate non possono più essere smontate, ma bruciate. "Le installazioni ormai erano già qui. Alcune erano state montate, altre no... Ma smontarle ora è impossibile", spiega Miguel Prim, rappresentante delle Fallas. Per risolvere questo problema, il consiglio comunale pensa di rimandare le Fallas a luglio, ma nulla è ancora sicuro.
Il settore più colpito sarà quello turistico. Quasi 4 milioni di persone visitano Valencia durante questo mese di festa. E anche se le aspettative erano inferiori quest'anno, nessuno si attendeva questa situazione così catastrofica. "Era il momento di compensare altre debolezze", dichiara Francesc Colomer, responsabile del turismo del Governo Valenciano. "Era il momento del grande miglioramento, della grande spinta economica".
Quest'anno questa spinta economica non ci sarà. Ma, mentre Valencia cerca di riprendersi dal colpo, alcuni pensano a godersi quel che resta delle Fallas.