La disavventura di un italiano in quarantena in Francia

L'emergenza coronavirus ha convinto molti Paesi a modificare le procedure per l'ingresso dei cittadini italiani nei loro confini. Misure dovute al picco di contagi in Italia.
Il collega di Euronews, Diego Malcangi, rientrato in Francia domenica sera dalla Lombardia, è in quarantena preventiva, nel rispetto delle disposizioni inviate dal ministero della Salute francese, che autorizza le aziende a decidere quali precauzioni assumere o, meglio, invita i lavoratori a rispettare un periodo di isolamento volontario. (L'intervista con il giornalista di Euronews Diego Malcangi nel video).
Coronavirus: la burocrazia francese s'inceppa
La burocrazia non sembra essere pronta a dare risposte a chi pone in essere le misure di prevenzione: numeri telefonici a cui nessuno risponde, se non voci registrate che invitano ad aspettare; mail di conferma e/o autorizzazione ad assentarsi dal lavoro mai pervenute.
Ai numeri preposti voci registrate e attese infinite
Le istruzioni dicono di contattare il numero 15, quello del pronto intervento (in caso di sintomi), il numero verde per le info generali sul coronavirus o quello dell'agenzia regionale per la Salute: le risposte sono l'eccezione. L'iter prevede che il lavoratore attesti, via mail, all'agenzia regionale per la Salute, di aver soggiornato nei territori italiani identificati come zone a rischio contagio. A sua volta, l'agenzia dovrebbe inviare all'azienda un documento che certifichi la sospensione dal lavoro, considerata alla stregua di una forma di assenza per malattia. Ma l'ingranaggio si inceppa ben prima.