Contro i caporali in agricoltura il piano triennale del ministero

Tre anni per mettere un argine alla piaga del caporalato e dello sfruttamento lavorativo: braccianti vessati, condizioni di lavoro da fame, anche tre soli euro all’ora per una giornata che arriva fino a 12 ore. Prova a tamponare il fenomeno il piano triennale approvato a Roma presso il ministero del Lavoro con il ministro, Nunzia Catalfo. Presenti anche il ministro dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, e il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano.
Il piano parte da una mappatura dei territori e delle necessità delle imprese di manodopera agricola. Prevede inoltre interventi d'emergenza e di sistema, seguendo i quattro assi strategici: prevenzione, vigilanza e contrasto, protezione e assistenza e, infine, reintegrazione socio-lavorativa.
L'obiettivo immediato è quello di predisporre un calendario delle colture, dei fabbisogni di manodopera e altre informazioni. L'altra priorità è legata al varo di interventi di settore, investimenti in innovazione e valorizzazione dei prodotti, che migliorano il funzionamento e l'efficienza dei mercati.
Sul fronte del lavoro, il piano intende introdurre misure per la certificazione dei prodotti: provvedimenti intesi a garantire una maggiore trasparenza e migliori condizioni del mercato del lavoro agricolo.
Tra le priorità anche l'attuazione di soluzioni abitative dignitose per i lavoratori del settore, spesso costretti in alloggi degradanti.