Facebook deve essere sottoposto a regole. Parola di Mark Zuckerberg. Il co-fondatore del social network, intervenendo alla conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera riconosce che la sua creatura è a metà strada tra un giornale e una compagnia telefonica.
Facebook deve essere sottoposto a regole. Parola di Mark Zuckerberg. Il co-fondatore del social network, intervenendo alla conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera riconosce che la sua creatura è a metà strada tra un giornale e una compagnia telefonica.
"Nel 2016, con il voto sulla Brexit e le elezioni americane, noi, così come penso tutte le compagnie presenti in rete, siamo stati lenti nel comprendere le operazioni di disinformazione che la Russia e altri stavano portando avanti - ha ammesso Zuckerberg - Da allora abbiamo visto evolvere la tattica. Ci sono state più di 200 elezioni in tutto il mondo e noi abbiamo assunto un ruolo importante nella difesa dell'integrità della società".
Oggi Facebook impiega 35.000 persone al monitoraggio dei contenuti e dichiara di sostenere le normative in materia di elezioni, discorsi politici, privacy e portabilità dei dati. Ma con 100 miliardi di contenuti pubblicati ogni giorno è impossibile - dichiara lo stesso Zuckerberg - controllarli tutti.