Robot killer: uccidono senza l'intervento dell'uomo e senza regole, per ora

Robot killer: uccidono senza l'intervento dell'uomo e senza regole, per ora
Diritti d'autore A T-14 Armata orosz harckocsi a Nemzetközi Haditechnikai Fórumon 2019. június 25-én. MTI/EPA/Makszim SipenkovMakszim Sipenkov
Di Stefania De Michele
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Le armi autonome non hanno ancora una regolamentazione da parte del diritto internazionale

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Non è distopia e neppure fantascienza: lo sviluppo delle armi autonome, connesse alle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale, è finanziato in maniera cospicua in diversi Paesi, come Israele, Cina, Russia, Regno Unito e Stati Uniti. Possono essere letali senza l'intervento umano.

Gli esempi non mancano: la cannoniera Anaconda della marina militare americana o la nave da guerra autonoma Sea Hunter sempre degli Stati Uniti, che può navigare nell'oceano senza equipaggio per più di due mesi, Il carro armato russo T-14 Armata, progettato per rispondere al fuoco in arrivo. Il dibattito sulle armi autonome riguarda i vari metodi di regolamentazione, prendendo a modello le convenzioni già esistenti.

Euronews

Armi autonome letali: la questione delle responsabilità

L'analista Dilara Boğa, pone l'accento sulle responsabilità: "Ad esempio, se si usano robot killer in una guerra - dice - se uccidono civil, la questione è chi deve esserne ritenuto responsabile. Alcuni dicono i decisori politici perché, dopo tutto, lasciano che l'esercito usi queste armi tecnologiche. Altri suggeriscono gli ingegneri perché programmano i robot killer. Ma alcuni dicono anche che si tratta di armi autonome, quindi forse la macchina stessa è responsabile. Penso dunque che ci sia preoccupazione sull'individuazione delle responsabilità, oltre che sull'eventuale uso di queste tecnologie".

Robot killer: ancora nessuna regolamentazione da parte del diritto internazionale

Macchine letali autonome: la risposta potrebbe essere il moderno luddismo, ma la tecnologia sembra non avere freni: "Le armi autonome non sono ancora regolate dal diritto internazionale - precisa Tamás Lattmann, avvocato internazionale- è necessario applicare le regole generali del diritto militare. In tempo di pace ogni paese deve esaminare i nuovi sistemi di armamento e deve rispettare i requisiti del diritto militare".

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