Il Coronavirus arriva in Belgio

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Di Alberto De Filippis
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Gli Europei stanchi degli standard fitosanitari cinesi ampiamente superati

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Il Coronavirus arriva anche in belgio. Adesso sono 24 i cittadini europei infettati. L'uomo faceva parte del gruppo di rimpatriati dalla città di Wuhan, epicentro dell'epidemia della malattia.

Adesso il parlamento europeo ha chiesto lumi al centro prevenzione e controllo delle mattie.

Così Andrea Ammon, direttrice dell'istituzione: "C'è uno scambio regolare d'informazioni fra i vari stati e sappiamo quali misure sono state prese. Informando i viaggiatori, gli esperti della salute e così via. Tutti i paesi hanno approntato piani di contingenza Il virus è nuovo ci sono molte cose che non conosciamo di esso e che stianmo apprendendo giorno per giorno. Al momento però non possiamo dire per quanto tempo saremo in emergenza".

La Cina dal canto suo ha costruito in appena dieci giorni un ospedale da oltre 1000 posti letto che sembra però non sufficiente data l'ampiezza raggiunta al momento dalla malattia. Un'altra struttura dovrebbe essere ultimata a breve.

Così Zhang Ming, capo delegazione cinese presso l'Unione Europea: "Abbiamo bisogno di avere chiare le sfide che ci si prospettano. Avremo risposte adeguate e dobbiamo lavorare per eliminare l'epidemia".

Intanto le indagini su come questo virus si sia sviluppato conducono a pensare che l'abitudine di nutrirsi di pipistrelli in Cina possa essere la causa. Ovvi i dubbie le critiche europee nei contronti degli standard fitosanitari a Pechino.

Pascal di Renew Europe dice: "Il sistema di tracciabilità degli alimenti in Cina è totalmente superato. E gli europei non hanno nessuna autorizzazione a fare controlli laggiù circa i prodotti esportati nella Unione Europea soprattutto i prodotti commestibili. Credo che dovremo riscutere tutto ciò in un periodo medio breve. Non è possibile che ogni anno in Cina ci sia uno scandalo alimentare".

Probabile a breve un meeting straordinario dei ministri della salute in uno sforzo straordinario di coordinamento. Altra richiesta che Pechino accetti, che le visite degli ispettori dell'organizazione mondiale della sanità vengano implementate,

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